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Da Karine a Theresa, le 'pasionarie' sui trattori

Da Karine a Theresa, le 'pasionarie' sui trattori

La parabola di Jérôme, leader protesta tradito da un 'pizzino'

PARIGI, 31 gennaio 2024, 20:09

Tullio Giannotti

ANSACheck

French farmers plan to block Paris © ANSA/EPA

French farmers plan to block Paris © ANSA/EPA
French farmers plan to block Paris © ANSA/EPA

Fioriscono i personaggi, i simboli, gli eroi e le pasionarie in questi giorni di rivolta dei trattori, con gli agricoltori sulle barricate in tutta Europa.
    Al loro fianco spuntano figure che diventano in pochi giorni popolarissime anche grazie ai media e ai social.
    Karine Le Marchand, 55 anni, da 13 alla conduzione di una delle più popolari trasmissioni francesi, 'L'amour est dans le pré', animatrice e attrice di madre francese e padre del Burundi, è fra i più noti personaggi della tv. Già in coppia con l'ex campione del mondo dei Bleus, Lilian Thuram (una storia finita male, con accuse di violenza coniugale), Karine ha sempre avuto un debole per la natura ed ha preso da anni le difese della causa degli agricoltori. Lunedì, dopo aver promesso ai suoi amici in rivolta che avrebbe portato loro i croissant per colazione se fossero riusciti ad arrivare alle porte di Parigi, ha mantenuto la parola. Si è presentata su una delle autostrade bloccate in sella a una potente moto che faceva parte di un convoglio di trasportatori di centinaia di cornetti, paste e dolciumi e, al suono di "I will survive" ha rifocillato i manifestanti che l'hanno osannata a lungo nominandola definitivamente "la Marianna degli agricoltori".
    In Germania, fino al 15 gennaio Theresa era 'solo' la leader dei giovani agricoltori, ma un comizio l'ha imposta all'attenzione del grande pubblico: è stato quello in cui Theresa Schmidt ha parlato su un palco di fronte all'iconica Porta di Brandeburgo dove è salito anche il ministro delle Finanze Christian Lindner per essere sonoramente fischiato dai manifestanti, accrescendo così la notorietà degli altri oratori.
    Piumino nero, sciarpa rossa e capelli biondissimi al vento gelido, Schmidt ha parlato come sempre in difesa dei circa centomila aderenti della Lega della gioventù contadina tedesca (Bdl). Nell'organizzazione è responsabile della fondamentale "politica agricola" ma le è affidata fra l'altro anche la "Giornata delle fattorie aperte" e soprattutto tre regioni: la Baviera, il più vasto Land tedesco, e la Sassonia-Anhalt, nella ex-Ddr in cui va fortissima l'estrema destra dell'Afd che ha provato a infiltrare la protesta degli agricoltori tedeschi contro il taglio dei sussidi. Immagini mediatiche a parte, il movimento che resta sotto la guida del 62enne Joachim Rukwied.
    Rapida e non felice, invece, la parabola di Jérôme Bailey, 42 anni, ex rugbysta diventato allevatore di mucche. All'inizio era l'eroe indiscusso degli allevatori in rivolta nella regione di Tolosa, i primi a protestare. Padre allevatore suicida per le difficoltà economiche, Jérôme si diceva "pronto a morire" per la causa. Nel primo incontro con il premier Gabriel Attal, ha accettato le offerte ed ha fatto smobilitare il blocco stradale di Carbonne che lui stesso aveva per primo fatto allestire per bloccare la A68. Purtroppo, un video girato durante la visita di Attal venerdì scorso nel sud-ovest lo ha sorpreso mentre passa un foglietto di carta al ministro della Transizione ecologica Christophe Béchu, presente al fianco di Attal. C'era - ha detto - il nome di un amico che si trova in situazione di bisogno: la tempesta di insulti e accuse di tradimento lo ha travolto sui social, lui ha abbandonato il movimento ed è tornato dalle sue 90 mucche. 

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