L'accordo proposto da Hamas e pubblicato dal giornale libanese al-Akhbar riguarda una tregua ('Hudna') di 135 giorni in tre fasi di 45 giorni ciascuna, durante la quale avverrebbe lo scambio degli ostaggi israeliani e dei corpi di quanti sono deceduti con prigionieri palestinesi e corpi sepolti in Israele. In parallelo viene auspicata la ricostruzione di Gaza sotto garanzie internazionali mentre nella Spianata delle Moschee di Gerusalemme Hamas chiede di vietare l'ingresso agli ebrei.
* PRIMA FASE - Hamas vuole una cessazione totale di ogni attività militare terrestre ed aerea a Gaza ed il ritiro israeliano dalle aree abitate delle Striscia. In questa fase avverrebbe la liberazione degli ostaggi israeliani di età inferiore ai 19 anni, più gli anziani e i malati in cambio di tutti i prigionieri palestinesi con meno di 19 anni e più di 50, e dei malati. Con loro dovranno essere liberati altri 1.500 prigionieri scelti da Hamas, fra cui 500 condannati all'ergastolo. Tra le altre richieste il miglioramento delle condizioni di reclusione per quanti restano in carcere; il divieto di ingresso ad ebrei nella Spianata delle Moschee di Gerusalemme, secondo lo status quo antecedente il 2002; l'ingresso di almeno 500 camion al giorno di aiuti umanitari, combustibile incluso; il ritorno degli sfollati, senza limitazioni di spostamento, nelle loro case nella Striscia; l'apertura dei valichi di transito della Striscia per persone e merci; l'ingresso di mezzi pesanti per la rimozione di detriti; la riattivazione di tutti gli ospedali e dei fornai di Gaza; l'ingresso di 60 mila container o unità residenziali prefabbricate, nonché di 200 mila tende; l'inizio della progettazione per la ricostruzione della Striscia; la ripresa a pieno ritmo delle attività dell'Unrwa, l'ente dell'Onu per i profughi. Lo scambio di prigionieri, puntualizza Hamas, sarà legato strettamente al livello di realizzazione dell'ingresso degli aiuti. Egitto, Turchia, Qatar, Russia e Onu saranno garanti della realizzazione dell'accordo.
* SECONDA FASE - Questa fase prevede il completamento dei colloqui indiretti sulle condizioni del cessate il fuoco. Solo dopo avrebbe luogo la liberazione degli ostaggi israeliani maschi (civili e militari) in cambio di un numero di prigionieri palestinesi ancora da precisare. La realizzazione di quanto descritto nella prima fase dovrà proseguire e le forze israeliane dovranno completare il ritiro dalla Striscia di Gaza.
Inizierebbe così la ricostruzione degli edifici e delle infrastrutture, con la definizione di un meccanismo che garantisca la fine all'assedio della Striscia.
* TERZA FASE - Le operazioni descritte nelle prime due fasi proseguiranno e avverrà lo scambio dei corpi fra Israele e Hamas.
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