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Kasparov: 'Anche l' Occidente è colpevole per Navalny'

Kasparov: 'Anche l' Occidente è colpevole per Navalny'

Per l'ex leader dell'opposizione russa c'è 'Apatia e inazione'

WASHINGTON, 20 febbraio 2024, 17:40

Redazione ANSA

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Garry Kasparov © ANSA/EPA

Garry Kasparov © ANSA/EPA
Garry Kasparov © ANSA/EPA

   "Temo che i politici occidentali preferiscano che i dissidenti siano martiri. Possono lasciare fiori e dire belle parole mentre negoziano con l'assassino. Nessuno contesta tale ipocrisia. Navalny è stato prima di tutto e sempre un combattente e, a meno non combattano anche loro, Biden, il tedesco Olaf Scholz e gli altri dovrebbero tenere il suo nome lontano dalle loro lingue biforcute": è il duro atto d'accusa lanciato dalle colonne del Wall Street Journal dall'ex leader dell'opposizione russa Garry Kasparov, secondo cui Navalny è stato ucciso da Vladimir Putin ma per la sua morte ci sono altre responsabilità.

    "Ora Alexei è morto, e con lui l'ultimo sussulto della società russa che ha deluso lui, ha deluso la Russia e ha deluso il mondo con la sua apatia. Era un uomo ottimista e attivo in un paese di nichilismo e inazione", scrive, puntando il dito prima di tutto contro i russi che, a differenza degli ucraini, non hanno avuto il coraggio di lottare per la loro libertà quando il momento era propizio, ossia durante le maxi proteste di fine 2011 davanti al Cremlino. "Il rimpianto dell'inazione è dieci volte maggiore del rimpianto dell'azione", confessa.

    Ma Kasparov mette sotto scacco anche l'Occidente che ha trattato il caso Navalny "solo come un altro punto di negoziazione con Putin. Tante chiacchiere, nessuna azione, sempre più inutili colloqui di pace e accordi corrotti, altro sangue sulle loro mani". "L'Occidente sembra intenzionato a riprodurre l'apatia dei russi di fronte all'aggressione di Putin e i risultati saranno gli stessi", avvisa.

   L'ex leader dell'opposizione russa ricorda che Joe Biden nel 2021 minacciò conseguenze "devastanti" se fosse accaduto qualcosa a Navalny in prigione e che ora Putin "ha varcato un'altra sanguinaria linea rossa". "Se Biden e il resto del mondo libero desiderano davvero sferrare un colpo 'devastante' contro l'assassino del Cremlino, devono solo fornire a Kiev le armi necessarie per colpirlo", suggerisce Kasparov, sostenendo che il presidente Usa "non può nascondersi dietro l'ostruzionismo repubblicano sugli aiuti all'Ucraina" e che "la Casa Bianca non ha bisogno del Congresso per mandare all'Ucraina artiglieria a lungo raggio come gli Atacms e i caccia". Tra i colpevoli della morte di Navalny, per Kasparov, pure chi si è schierato apertamente con Putin: "Da Orban a Trump, dai propagandisti come Tucker Carlson agli amplificatori come Elon Musk". 

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