/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Hamas, 'Non ci sono progressi reali nei colloqui sugli ostaggi'

Hamas, 'Non ci sono progressi reali nei colloqui sugli ostaggi'

'La palla è nel campo di Israele'. Poco probabile un'intesa prima di Ramadan

ROMA, 04 marzo 2024, 20:13

Redazione ANSA

ANSACheck
Familiari degli ostaggi davanti al Parlamento a Gerusalemme -     RIPRODUZIONE RISERVATA
Familiari degli ostaggi davanti al Parlamento a Gerusalemme - RIPRODUZIONE RISERVATA

Familiari degli ostaggi davanti al Parlamento a Gerusalemme - RIPRODUZIONE RISERVATA

   Un alto funzionario di Hamas ha dichiarato al canale libanese Al Mayadeen che "non ci sono reali progressi" nei colloqui sulla liberazione degli ostaggi e ha accusato Israele di non dare "risposte chiare riguardo alle richieste di Hamas". In particolare, secondo il funzionario, Israele non avrebbe dato risposte chiare riguardo sul cessate il fuoco, il ritiro dalla Striscia di Gaza e il ritorno degli sfollati.

    La fonte ha sottolineato che Hamas "insiste su questi richieste prima di prendere qualsiasi posizione sugli ostaggi israeliani": "i mediatori egiziani e del Qatar continuano a fare passi avanti nei negoziati, ma affrontano difficoltà estreme", ha aggiunto. 

   Un'altra fonte qualificata del movimento islamico ha detto all'Arab World Press, come riporta il Times of Israel, che "la palla è nel campo di Israele" per quanto riguarda i colloqui sugli ostaggi, dopo che Hamas ha presentato i criteri per i detenuti palestinesi che vuole vedere liberati.

 

 

   Il funzionario afferma che saranno inclusi almeno 20 palestinesi condannati all'ergastolo. La fonte aggiunge che Hamas non spinge per un ritorno immediato degli abitanti di Gaza nel nord della Striscia a causa del rischio di sovraffollamento, ma vuole che ci sia un ritorno ordinato e graduale di oltre 500 famiglie al giorno durante il periodo del cessate il fuoco, con la partecipazione della Croce Rossa e dell'Unrwa.

   E Hamas ha affermato che sta portando avanti i colloqui per garantire una tregua a Gaza nonostante la decisione di Israele di non partecipare. Lo riporta Reuters sul suo sito.

   "I colloqui al Cairo continuano per il secondo giorno indipendentemente dalla presenza o meno della delegazione israeliana in Egitto", ha detto a Reuters un funzionario di Hamas.

    Secondo il Wall Street Journal, che cita un altro funzionario di Hamas,  un accordo per una tregua di 6 settimane potrebbe essere raggiunto solo nella prima settimana di Ramadan, che comincia il 10 marzo, nonostante le dichiarazioni dei mediatori secondo cui le parti potrebbero raggiungere un accordo entro pochi giorni.   

Egitto, 'Per Gaza un cessate il fuoco parziale e poi uno definitivo'

   "Non siamo ancora arrivati ad un punto dei negoziati che porti ad un cessate il fuoco a Gaza. Noi, con il Qatar, chiediamo un cessate il fuoco parziale e poi totale e il rilascio degli ostaggi israeliani. Lo ha affermato il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry durante una conferenza stampa con il suo omologo olandese, Wopke Hoekstra.

   Preoccupa l'Egitto anche l'insufficienza degli aiuti alla popolazione palestinese: "Le regole imposte da Israele per verificare gli aiuti a Gaza potrebbero essere intenzionalmente
fissate per limitarli", afferma il ministro egiziano. Che chiede di affidare alle agenzie dell'Onu il compito di verificare il meccanismo degli aiuti a Gaza e la loro effettiva consegna.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza