Considerato un capolavoro di ingegneria negli anni '70 per la sua forma ad arco in acciaio, il Francis Scott Key Bridge è lungo 2,5 chilometri, corre dal porto di Baltimora fino alla baia di Chesapeake sul fiume Patapsco ed è uno degli snodi principali del traffico in Maryland ma anche di tutta l'area che circonda la capitale americana Washington con circa 11,5 milioni di veicoli che lo attraversano ogni anno ed entrate dal pagamento del pedaggio pari a 56 milioni di dollari. L'anno scorso aveva superato un controllo sicurezza del dipartimento dei Trasporti americano con risultati "soddisfacenti".
Inaugurato il 23 marzo del 1977, dopo cinque anni di lavori, il ponte a otto corsie prende il nome dall'autore dell'inno americano, il poeta Key, che nel settembre 1814 vicino a quello che divenne il sito del ponte assistette al bombardamento di Fort McHenry da parte delle navi britanniche durante la battaglia di Baltimora. Quell'evento lo ispirò a scrivere la poesia 'Defense of Fort McHenry,' che in seguito fu ribattezzata 'The Star-Spangled Banner' e nel 1931 divvenne l'inno nazionale sulla musica di 'To Anacreon in Heaven'. All'epoca della battaglia Key stava negoziando con le forze del Regno Unito per il rilascio di William Beanes, un eminente fisico catturato prima della battaglia.
Il bridge è costato più di 141 milioni di dollari (l'equivalente di 735 milioni di oggi) e, secondo l'American Society of Civil Engineers, è anche uno dei ponti a travatura reticolare continua più lunghi degli Stati Uniti. All'epoca dell'inaugurazione, il New York Times scrisse che avrebbe fornito agli automobilisti in viaggio lungo la East Coast degli Usa "un'alternativa attraente" rispetto al Baltimore Harbor Tunnel perennemente intassato dal traffico.
Il crollo del Francis Scott Key Bridge ha bloccato il porto di Baltimora, uno dei più importanti in tutti gli Stati Uniti ed il primo per numero di automobili, camion leggeri e piccole navi cargo, secondo il governatore del Maryland Wes Moore. L'anno scorso è stato il nono porto più trafficato della nazione per merci straniere, in termini di volume e valore. L'incidente è destinato a causare ritardi nelle spedizioni ma anche disagi alle crociere in entrata e in uscita da Baltimora. A causa del crollo, infatti, più di 40 imbarcazioni sono al momento bloccate nel porto, tra cui piccole navi mercantili, rimorchiatori e imbarcazioni da diporto, e almeno altre 30 navi avevano segnalato il loro arrivo.
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