In Ruanda una donna, estradata nel
2021 a Kigali dagli Stati Uniti, è stata condannata
all'ergastolo per aver aver avuto un ruolo nel genocidio dei
Tutsi di 30 anni fa. Il tribunale di Huye, nel sud del Paese, ha
comminato la pena a Béatrice Munyenyezi, 54 anni, "omicidio come
parte di un genocidio, complicità in genocidio" "incitamento al
genocidio" e "complicità in stupri". E' stata invece assolta
dall'accusa di aver avuto una parte nella pianificazione dei
massacri.
Secondo le cifre ufficiali dell'Onu, fra l'aprile e il luglio
1994 in Ruanda circa 800.000 fra individui della minoranza tutsi
e moderati hutu sono stati massacrati in azioni pianificate da
membri della maggioranza Hutu.
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