I paesi del G7 hanno confermato il loro "pieno, condiviso e convinto sostegno all'Ucraina, rinnovando la fiducia nel Paese che sarà in grado di superare le difficoltà". Lo ha detto il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, al termine della prima sessione dei lavori del G7 interministeriale nell'ambito delle riunioni del Fondo Monetario Internazionale. Giorgetti ha invitato il ministro delle finanze ucraino Sergii
Marcenko, presente alla riunione, anche al G7 finanziario che si terrà a Stresa dal 23 al 25 maggio.
Al termine della riunione, il G7 ha dichiarato che resta "impegnato a sostenere" l'Ucraina e continuerà "a lavorare su tutte le possibili strade in cui gli asset congelati della Russia potrebbero essere usati a sostegno" di Kiev "in linea con la legge internazionale e i nostri rispettivi sistemi legali". Il gruppo, si legge nella dichiarazione, resta "unito nella condanna" della guerra della Russia contro l'Ucraina e chiede a Mosca di mettervi fine, rimuovendo così una grande incertezza sulle prospettive economiche globale.
"Restiamo fortemente impegnati ad aiutare l'Ucraina a soddisfare i suoi bisogni di finanziamento nel breve termine", prosegue la nota, in cui il G7 si impegna a rafforzare gli sforzi per aiutare Kiev con le sue "necessità finanziarie del 2024". "Ribadiamo il nostro impegno a sostenere la ripresa di lungo termine dell'Ucraina e le necessità per la ricostruzione, che la Banca Mondiale attualmente stima in circa 486 miliardi di dollari in dieci anni", aggiunge il G7 dando il "benvenuto alle proposte europee di dirigere le entrate straordinarie derivanti dagli asset della Russia immobilizzati a beneficio dell'Ucraina". I ministri finanziari e i governatori delle banche centrali, riunitisi a Washington, hanno discusso a porte chiuse degli asset russi congelati. Un argomento che - afferma il ministro dell'economia Giancarlo Giorgetti - vede la presidenza italiana alle prese con un "compito delicatissimo".
Il Medio Oriente
"Ribadiamo la condanna all'attacco senza precedenti contro Israele da parte dell'Iran. Assicureremo il massimo coordinamento su ogni futura misura che riduca la capacità dell'Iran di acquisire, produrre o trasferire armi". Lo afferma il G7 dei ministri finanziari e dei governatori delle banche centrali, che si dice "preoccupato per la crisi a Gaza dopo l'attacco terroristico di Hamas contro Israele del 7 ottobre. Continueremo a lavorare per consegnare più aiuti umanitari ai palestinesi".
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