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Sei ostaggi uccisi, Israele insorge contro Netanyahu

Sei ostaggi uccisi, Israele insorge contro Netanyahu

'Hamas gli ha sparato a bruciapelo', proclamato lo sciopero generale per lunedì

TEL AVIV, 01 settembre 2024, 20:43

Redazione ANSA

ANSACheck
Israele, identificati corpi di 6 ostaggi ritrovati a Gaza © ANSA/AFP

Israele, identificati corpi di 6 ostaggi ritrovati a Gaza © ANSA/AFP

Israele non può più sopportare il dolore di vedere i suoi ragazzi, padri, figli, nonni, tornare da Gaza dentro sacchi mortuari.

Dopo 11 mesi di sofferenze e attesa, per i familiari degli ostaggi tenuti prigionieri dai terroristi la goccia che ha fatto esaurire qualsiasi forma di speranza è stato il recupero nella notte tra sabato e domenica dei corpi di 5 giovani, rapiti il 7 ottobre al rave party, e della maestra 40enne che dava sollievo ai bambini prigionieri nei tunnel con lo yoga. Le vite di sei giovani persone svanite in un attimo tra giovedì e venerdì, come hanno rivelato le autopsie, sotto i colpi sparati a bruciapelo dai miliziani di Hamas dentro un tunnel di Rafah.

Giustiziati a venti metri sottoterra, senza poter rivedere la luce come ultimo desiderio, a un chilometro di distanza dal cunicolo dove è stato trovato mercoledì Farhan al Qadi, uno dei sei beduini trascinato nella Striscia dai terroristi quel sabato nero. Rabbia e frustrazione si sono concretizzati domenica in manifestazioni di protesta in tutto il Paese e nell'annuncio di un grande sciopero generale che si terrà domani in tutta Israele. Esteso a qualunque attività. Con l'appoggio totale dell'Histadrut, il sindacato che raccoglie centinaia di migliaia di lavoratori. Uno sciopero contro il premier Benyamin Netanyahu, che non ha saputo, voluto, imboccare la via per riportare a casa, dopo 331 giorni di prigionia senza diritti né cibo, gli ostaggi condannati a morte dai guardiani-aguzzini che sparano non appena sentono che l'Idf si avvicina. Come è già successo il 21 agosto, quando altri sei ostaggi sono stati recuperati in un tunnel di Kahn Younis, sempre nel sud della Striscia: sui resti di tutti c'erano segni di ferite da arma da fuoco.

Dodici rapiti recuperati morti nel giro di 15 giorni, ma che a Gaza erano arrivati vivi e avrebbero potuto essere salvati. Come da settimane invoca tra gli altri il capo dell'opposizione Yair Lapid, che oggi ha accusato senza mezzi termini: "Erano vivi. Netanyahu e il gabinetto della morte hanno deciso di non salvarli. Ci sono rapiti in vita, un accordo è ancora possibile. Il premier non lo fa per ragioni politiche". Il ministro della Difesa Yoav Gallant, che giovedì si è opposto urlando alla decisione del gabinetto di mantenere l'Idf nel Corridoio Filadelfia tra Gaza e l'Egitto, unico a non aver votato la decisione, ha centrato da dentro il governo il rischio rivelatosi realtà: "Condanni a morte gli ostaggi", aveva detto a Bibi govedì. Ed è successo.

Motivo per cui le famiglie gli hanno affibbiato il nomignolo di 'mister death', 'signor morte'. I parenti sanno che a rapire e uccidere a sangue freddo i loro cari sono stati Yahyha Sinwar e il suo gruppo di assassini, che attraverso il terrorismo cercano solo la morte degli ebrei e non soluzioni politiche. Ma sanno anche che nessuna salvezza arriverà da Gaza: la responsabilità e la ricerca di una soluzione sono nelle mani di Netanyahu. Le proteste a Tel Aviv, Gerusalemme e in tutte le città israeliane della serata di domenica stanno dicendo al premier che il tempo delle giravolte politiche è finito. Lui, Netanyahu, si è guardato bene dall'apparire in pubblico e attraversa queste giornate buie cercando, anche lui disperatamente, un equilibrio per restare in carica, non perdere la faccia cedendo alle richieste di Sinwar, che è solo 'il macellaio di Kahn Younis', come lo chiamano a Gaza, e non disperdere il sostegno degli Usa, di cui avrà sempre bisogno. A sostegno di Israele sono scesi in campo domenica anche due "nemici del Paese", quelli che solitamente, dice Bibi, "pensano solo alla guerra a Gaza e non vedono altro": il segretario dell'Onu Antonio Guterres ha chiesto la "liberazione incondizionata" degli ostaggi e la fine dell'incubo della guerra. E ha ricordato l'incontro a ottobre con i genitori dell'ostaggio israelo-americano ucciso Hersh Goldberg-Polin. Il capo della diplomazia europea Josep Borrell, anche lui solitamente non tenero con lo Stato ebraico, ha dichiarato di essere "inorridito" per "l'omicidio di sei ostaggi israeliani da parte di Hamas". Un messaggio durissimo contro le milizie islamiste è arrivato da Kamala Harris: "Con questi omicidi, Hamas ha ancora più sangue americano sulle mani. Condanno fermamente la continua brutalità di Hamas, e così deve fare il mondo intero", ha detto. Dopo che Biden si era detto "devastato e indignato", apprendendo della morte dell'ostaggio israelo-americano. Vittime. A cui si aggiungono i tre agenti israeliani uccisi in uno scontro a fuoco ad un checkpoint nel sud della Cisgiordania nel quarto giorno di operazioni antiterrorismo dell'Idf. Uno di loro aveva perso una figlia poliziotta il 7 ottobre. Intanto nel sud di Gaza proseguono le operazioni delle truppe. Mentre nel nord di di Israele gli allarmi suonano incessantemente per il lancio di razzi dal Libano. Ma oggi nessuno voleva leggere le notizie. In migliaia sono andati ai funerali dei due ostaggi uccisi Eden e Alex. Altre centinaia di migliaia erano in strada a protestare.

Chi erano gli ostaggi trovati morti

    Alex Lobanov, 33 anni, è stato rapito al festival Nova, dove lavorava come manager di un bar. Lascia la moglie Michal e i figli Tom, 2 anni, e un neonato nato durante la prigionia. Alex aveva anche la cittadinanza russa.

   Almog Sarusi, 27 anni, era anche lui al festival Nova. Era rimasto alla festa per prendersi cura del suo compagno, Shachar
Gindi, che era stato ferito dai terroristi prima di essere ucciso.

    Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, è stato portato via dal Nova, era lì con gli amici e si è nascosto in un rifugio, dove uno dei suoi amici, Aner Shapira, è stato assassinato. Alla fine di aprile, Hamas ha pubblicato un video di Goldberg-Polin che mostrava il suo braccio amputato sotto il gomito, dopo essere stato ferito il 7 ottobre. Era anche cittadino americano.

   Eden Yerushalmi, 24 anni, era al festival dove lavorava come barista, la sua foto, bellissima, con i capelli lunghi, è dappertutto a Tel Aviv.

   Ori Danino, 25 anni, è stato rapito al rave.

    Carmel Gat, 39 anni, del Kibbutz Beeri, lavorava come terapista, di lei si sa che era stata in India per un periodo ed era tornata in Israele il primo ottobre, una settimana prima di essere rapita. 

Dopo il recupero dei corpi, restano a Gaza 97 dei 251 ostaggi, compresi i corpi di almeno 33 morti confermati dall'Idf.

Netanyahu: 'Hamas rifiuta di negoziare e uccide gli ostaggi'

 Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha rilasciato una dichiarazione registrata dopo il ritrovamento di sei corpi di ostaggi a Gaza. "Hamas rifiuta di negoziare. Chi uccide gli ostaggi non vuole un accordo", ha detto. I familiari dei rapiti avevano chiesto al primo ministro di parlare in pubblico. .

Video Netanyahu a Hamas: 'Vi prenderemo, regoleremo i conti'

"Dico ai terroristi di Hamas che hanno ucciso i nostri rapiti e dico ai loro leader: Non staremo fermi e non staremo in silenzio. Perseguiremo voi, vi prenderemo e regoleremo i conti", ha sottolineato.

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