L'esercito israeliano ha annunciato di ritenere "molto probabile" che le sue forze abbiano ucciso "indirettamente e involontariamente" l'attivista turco-americana Aysenur Ezgi Eygi, ferita a morte da un colpo di pistola alla testa nei giorni scorsi vicino a Nablus, in Cisgiordania, mentre partecipava a una protesta in difesa di agricoltori palestinesi.
L'inchiesta "ha rivelato che è altamente probabile che sia stata colpita indirettamente e involontariamente dal fuoco dell'Idf, che non era diretto a lei ma al principale istigatore della rivolta", ha affermato l'esercito in una dichiarazione.
Blinken condanna l'uccisione: 'Non provocata ed ingiustificata'
Il segretario di Stato degli Usa, Anthony Blinken, ha condannato con inusuale durezza e in termini secchi la recente uccisione da parte delle forze israeliane nella Cisgiordania palestinese di Aysenur Ezgi Eygi, definendola "non provocata e ingiustificata".
Le parole di Blinken sono arrivate a margine di un colloquio a Londra con il suo omologo britannico David Lammy, il quale aveva subito prima a sua volta fustigato come "scioccante" l'ultimo raid Israele a Khan Younis, invocando un cessate il fuoco immediato.
Interpellato dai giornalisti in relazione all'uccisione dell'attivista, Blinken ha aggiunto che gli Usa chiedono all'alleato israeliano "un fondamentale cambiamento" del modus operandi dei militari dello Stato ebraico nei Territori palestinesi. "Questa uccisione", ha proseguito il segretario di Stato ,"è stata sia non provocata sia
ingiustificata".
"Secondo il nostro giudizio - ha poi rincarato - le forze di sicurezza israeliane devono attuare alcuni
fondamentali cambiamenti nel modo di operare in Cisgiordania, ivi inclusi cambiamenti delle loro regole d'ingaggio".
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