Il presidente dell'Anp Abu Mazen è stato accolto da un lungo applauso prima che pronunciasse il suo discorso alla 79esima Assemblea Generale dell'Onu. "Non ce ne andremo, non ce ne andremo. La Palestina è la nostra terra, non ce ne andremo. Se qualcuno se ne andrà sono coloro che la occupano", ha detto, accusando Israele di genocidio e chiedendone lo stop.
Il presidente palestinese ha quindi rivolto un appello al mondo: "Fermate il genocidio, smettete di mandare armi a Israele. Il mondo intero è responsabile di quel che succede alla nostra gente a Gaza". Ed ha aggiunto: "Mi rammarico che l'amministrazione Usa, la più grande democrazia del mondo, abbia ostacolato tre volte, ponendo il veto, la risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu che chiedeva il cessate il fuoco a Gaza. E oltre questo invia a Israele armi mortali per uccidere la nostra gente". "Non capisco perché gli Stati Uniti ci continuano a privare dei nostri diritti legittimi", ha proseguito, sottolineando che Israele "non merita" di essere membro dell'Onu.
Abu Mazen ha poi esposto diverse richieste per il suo popolo. A partire da "un cessate il fuoco immediato, la consegna di aiuti umanitari a Gaza, dove non hanno nulla, il ritiro completo di Israele".
"Non vogliamo combattere Israele, ma vogliamo che la nostra gente, le nostre famiglie siano protette - ha aggiunto - Lo stato palestinese deve imporre la sua completa autorita' su Gaza e la Cisgiordania. Non chiediamo di più, ma non vogliamo di meno".
Quindi, ha affermato: "cosa ci manca per essere il 194esimo paese membro dell'Onu? Abbiamo la terra, abbiamo la gente, abbiamo la cultura, non ci manca nulla". Inoltre, Abu Mazen ha domandato una "conferenza internazionale entro un anno per la soluzione dei due stati. Vogliamo sicurezza di entrambi i paesi".
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