Un gruppo di giovani ricercatori
universitari, amici e colleghi, ha lanciato in rete un appello
per la liberazione del ricercatore francese in scienze politiche
Victor Dupont, che svolgeva ricerche sociologiche in Tunisia,
detenuto dal 19 ottobre nel Paese nordafricano per ordine della
giustizia militare. La petizione riguarda anche una sua amica
franco-tunisina, arrestata con lui e posta agli arresti dalla
giustizia militare.
La notizia dell'arresto era stata data da Vincent Geisser,
direttore dell'Istituto di ricerche e studi sul mondo arabo e
musulmano (Iremam), collegato all'Università di Aix-Marseille e
al Centro nazionale per la ricerca scientifica (Cnrs), per il
quale Dupont era stato incaricato di svolgere una ricerca sul
percorso socio-professionale di "persone che potrebbero essere
state coinvolte nella Rivoluzione del 2011", la prima rivolta
popolare della Primavera araba, che pose fine al regime del
dittatore tunisino Ben Ali.
"Chiediamo il rilascio immediato del nostro collega e della
sua amica, detenuti ingiustamente e arbitrariamente, nonché il
sostegno dei nostri istituti di ricerca", scrivono i firmatari.
L'impegno dei nostri istituti di ricerca per mobilitare le
autorità francesi è tanto più urgente e atteso in quanto Victor
Dupont è arrestato nell'ambito delle sue funzioni, stabilite dal
suo contratto di lavoro presso l'Istituto di Ricerca per lo
Sviluppo (Ird). È loro dovere "assicurare che i membri delle
comunità universitarie siano protetti da qualsiasi coercizione
esercitata da terzi, sia da parte dello Stato che di gruppi
della società". "La situazione di Victor Dupont, imprigionato in
un contesto di forte repressione politica, - si legge
nell'appello - deve avviare urgentemente una politica per
proteggere le nostre libertà accademiche all'interno e
all'esterno dei campus universitari. In un contesto in cui le
libertà accademiche sono sempre più minacciate dalle pressioni
politiche in Francia e all'estero, attiriamo l'attenzione sulla
specifica vulnerabilità dei giovani ricercatori. L'arresto di
Victor Dupont, con l'accusa di "aver messo in pericolo la
sicurezza dello Stato", ci preoccupa particolarmente per le
future condizioni di esercizio della nostra professione".
"Victor è stato in Tunisia per il suo campo di ricerca
nell'ambito della sua tesi sulle traiettorie biografiche e il
rapporto con la politica dei giovani laureati disoccupati in un
contesto post-rivoluzionario. Questa missione di ricerca ha
beneficiato del sostegno e dell'autorizzazione del suo
laboratorio di ricerca, Iremam, e della sua università
Aix-Marseille. Membro di un programma scientifico di eccellenza,
finanziato dal Consiglio Europeo della Ricerca (Erc), aveva già
svolto diverse ricerche sul campo dal 2022, iniziando il suo
terzo anno di tesi.". Dupont è recluso in un carcere civile
della capitale.
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