/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Nasce il governo Bayrou 'per riconciliare i francesi'

Nasce il governo Bayrou 'per riconciliare i francesi'

Tra i 35 ministri anche due ex premier. Socialisti e Rn critici

ROMA, 23 dicembre 2024, 23:16

Redazione ANSA

ANSACheck
Francois Bayrou © ANSA/EPA

Francois Bayrou © ANSA/EPA

Un governo per Natale.

Dopo dieci giorni di trattative tutte in salita, è stata annunciata la squadra dei ministri guidata da Francois Bayrou che su X si è detto 'fiero'' di questo ''collettivo d'esperienza per riconciliare e ripristinare la fiducia di tutti i francesi", dopo i mesi caotici seguiti alla decisione del presidente Emmanuel Macron di sciogliere il parlamento.

Nell'esecutivo praticamente paritario, con 18 donne su un totale di 35 ministri, spicca la nomina di due ex premier, Elisabeth Borne e Manuel Valls, nonché un tandem particolarmente marcato a destra: il 'falco' dei Républicains (Lr) noto per il pugno duro contro i migranti clandestini, Bruno Retailleau, confermato al ministero dell'Interno, e il macroniano ex Lr, Gérald Darmanin, alla Giustizia.

La nomina di due ministri di area socialdemocratica, François Rebsamen (Pianificazione territoriale) e Juliette Méadel (Politiche urbane), non sembra soddisfare il cartello di sinistra, Nouveau Front Populaire (Nfp), che già nei giorni scorsi aveva scartato l'ipotesi di aderire al nuovo esecutivo a vocazione bipartisan. "Non è un governo, è una provocazione'': ha infatti tuonato su X il segretario del Parti socialiste Olivier Faure, accusando il premier di flirtare con l'estrema destra di Marine Le Pen. Ma le nomine non sembrano piacere neanche ai lepenisti. Bayrou "ha messo insieme la coalizione degli sconfitti": ha dichiarato Jordan Bardella, leader del Rassemblement national, aggiungendo: "Per fortuna il ridicolo non uccide".

Tra i big del nuovo esecutivo, Elisabeth Borne prende le redini dell'Istruzione mentre Valls (al dicastero per i Territori d'Oltremare) fa il suo grande ritorno nella politica francese - dopo gli anni passati a Barcellona dove tentò la corsa a sindaco - con un dossier esplosivo: l'emergenza della situazione a Mayotte, dopo il passaggio dell'uragano Chido (proprio oggi la Francia ha celebrato il lutto nazionale) nonché il rompicapo della Nuova Caledonia.

A tre mesi dalla sua uscita dal ministero dell'Interno, Darmanin viene indicato al ministero della Giustizia di Place Vendome, posto inizialmente proposto al governatore della regione Hauts-de-France, il navigatissimo esponente ella destra moderata Xavier Bertrand, che però poco prima degli annunci ministeriali ha fatto sapere di non voler entrare in un esecutivo composto a suo parere ''con l'avallo di Marine Le Pen''.

Al ministero dell'Economia, al posto di Antoine Armand, è stato scelto un outsider della politica, Eric Lombard, finora direttore della Cassa Depositi e Prestiti di Parigi nonché numero uno di Generali France. Una nomina di alto profilo tecnico per contribuire alla rapida adozione della Legge di Bilancio 2025 - teoricamente nei primi mesi dell'anno nuovo - e rassicurare partner europei e mercati finanziari sui disastrati conti pubblici della République. Il governo Bayrou comprende inoltre 19 ministri riconfermati rispetto al precedente esecutivo sfiduciato di Michel Barnier, tra cui Sébastien Lecornu (Difesa), Jean-Noël Barrot (Esteri), Annie Genevard (Agricoltura), Rachida Dati (Cultura), Astrid Panosyan-Bouvet (Lavoro e Occupazione) e Valérie Létard (Alloggio).

Una sorta di 'Ritorno al futuro'?, hanno chiesto in serata a Bayrou intervistato da BfmTv: "Questo governo è il futuro", ha assicurato il primo ministro. Designato il 13 dicembre da Emmanuel Macron, Bayrou si era impegnato a formare la nuova squadra prima di Natale. Il segretario generale dell'Eliseo, Alexi Kohler, ha riferito che il primo consiglio dei ministri è stato fissato per il 3 gennaio. Bayrou, che dovrebbe pronunciare il suo discorso di politica generale il 14 dinanzi al Parlamento, è il sesto capo del governo dalla prima elezione di Macron all'Eliseo nel 2017, e il quarto per il solo 2024. Segno, quest'ultimo, di un'instabilità politica piuttosto inedita per la Francia e che il Paese non viveva dai tempi della Quarta Repubblica.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza