Dopo una battaglia durata tre mesi, Mosca ha affermato di avere preso il completo controllo di Kurakhove, una città mineraria nell'est dell'Ucraina, dicendosi convinta che ciò consentirà di "aumentare il ritmo" dell'avanzata delle truppe russe per conquistare l'intera regione di Donetsk. Contemporaneamente la Russia ha detto di avere fermato una nuova controffensiva ucraina nella regione di Kursk.
L'intensificarsi degli attacchi sul terreno appaiono come tentativi di rafforzare le rispettive posizioni in vista del 20 gennaio, data dell'insediamento alla Casa Bianca del presidente Donald Trump, con la sua promessa iniziativa negoziale per mettere fine in breve tempo al conflitto. Una ipotesi alla quale il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto di voler dare credito, affermando di volere incontrare il tycoon. Ma quello francese Emmanuel Macron ha messo in guardia dai facili entusiasmi, dicendosi convinto che in Ucraina non ci sarà una soluzione "rapida".
Le truppe russe "hanno liberato completamente la città di Kurakhovo, il più grande insediamento nella parte sud-occidentale del Donbass", ha annunciato in un comunicato il ministero della Difesa di Mosca, utilizzando il nome russo di questa città nella regione di Donetsk che prima del conflitto contava oltre 20.000 abitanti. Secondo i russi, durante la battaglia le truppe di Kiev hanno perso 12.000 dei 15.000 uomini che avevano ammassato per difendere "questo importante hub logistico". La sua caduta, ha insistito il ministero della Difesa, "complica in modo significativo il sostegno logistico e tecnico per le forze armate ucraine in direzione di Donetsk". In un messaggio di congratulazioni alle truppe impegnate nella battaglia, il ministro della Difesa, Andrei Belousov, ha elogiato le loro "azioni audaci e decisive", affermando che "questa vittoria diventerà un simbolo del coraggio e della perseveranza" dell'esercito russo. Sempre nella regione di Donetsk, i russi hanno rivendicato anche la conquista di un altro villaggio, quello di Dachenskoye, a sud della città di Pokrovsk, da lungo tempo assediata.
Kiev non ha finora confermato la caduta di Kurakhove, così come mantiene il silenzio sul tentativo di penetrare più in profondità nella regione russa di Kursk di cui hanno parlato fin da ieri i vertici militari e i principali blogger di guerra russi. Mosca ha affermato che nelle ultime 24 ore è stato fermato "il tentativo di sfondamento" delle forze ucraine in direzione della cittadina di Bolshoye Soldatskoye, 20 chilometri a nord-est di Sudzha, occupata dalle truppe ucraine, in direzione del capoluogo Kursk. In un comunicato, il ministero della Difesa russo riferisce che le forze di Kiev sono state bloccate mentre "cercavano di avanzare verso le fattorie di Berdin" e afferma che nel corso delle ultime 24 ore sono stati eliminati 485 militari ucraini.
Sul piano diplomatico, Zelensky ha detto di avere "fiducia" sul fatto che Trump "possa mettere fine a questa guerra". "Trump e io raggiungeremo un accordo, sono sicuro che sarà in grado di offrire forti garanzie di sicurezza con l'Europa, e poi potremo parlare con i russi", ha aggiunto il presidente ucraino in un'intervista con il podcaster americano Lex Fridman. Nessun timore, dunque, per i possibili tagli agli aiuti finanziari e militari all'Ucraina ventilati in passato dal tycoon. Zelensky si è anche detto pronto a partecipare alla cerimonia dell'insediamento se sarà invitato "personalmente" dal nuovo presidente.
Molto meno ottimista si è mostrato Macron, secondo il quale, appunto, non ci si deve aspettare "una soluzione rapida e facile in Ucraina". "Il nuovo presidente americano - ha detto l'inquilino dell'Eliseo - sa che gli Stati Uniti non hanno nessuna possibilità di vincere qualcosa se l'Ucraina perde".
Kiev, quindi, dovrebbe "avviare discussioni realistiche sulle questioni territoriali". Mentre gli Usa dovranno aiutare a "cambiare la natura della situazione e convincere la Russia a venire al tavolo dei negoziati". Dal canto loro, ha aggiunto il presidente francese, gli europei dovranno "costruire garanzie di sicurezza" per l'Ucraina "che saranno soprattutto una loro responsabilità".
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