Otto studentesse in Nigeria sono
riuscite a scappare dai rapitori nello Stato nord-occidentale di
Kaduna a due settimane dal loro sequestro, avvenuto mentre si
recavano a scuola: lo ha riferito Samuel Aruwan, commissario
degli Affari interni dello Stato, riferendosi al rapimento dello
scorso 3 aprile, un fenomeno purtroppo diffuso nella regione. I
sequestri a scopo di estorsione sono in aumento dopo una tregua
registrata durante le elezioni presidenziali, avvenute a fine
febbraio, e quelle dei governatori del mese scorso.
Il governo ha revocato di recente le restrizioni sul contante,
deciso in parte anche per arginare il pagamento dei riscatti ai
rapitori. "Le otto studentesse sono fuggite dai terroristi", ha
affermato Aruwan senza precisare la loro età.
Il governo nigeriano l'anno scorso ha definito come
terroristiche le organizzazioni dei banditi per facilitare
un'azione militare contro di esse. Le studentesse sono scappate
da "una fitta foresta" al confine tra Kaduna e lo Stato di
Niger, camminando per diversi giorni prima di raggiungere un
luogo dove si sono rifugiate, ha detto ancora Aruwan,
aggiungendo che sono state visitate da medici prima di riunirsi
alle loro famiglie, mentre i soldati hanno rastrellato la
foresta alla ricerca dei rapitori.
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