Continua alta la tensione a
Rio de Janeiro in vista della finale di Coppa Libertadores tra
Fluminense e Boca Juniors che si giocherà oggi (alle 17 ora di
Rio, le 21 di Roma) al Maracanà: dopo la violenta rissa tra
tifosi brasiliani e argentini verificatasi due giorni fa sulla
spiaggia di Copacabana, la metropoli carioca è stata blindata
dalle forze dell'ordine, che hanno preso rigidissime misure per
monitorare tutti gli spostamenti ed eventuali disordini da parte
degli ultras delle due squadre.
Il rischio che la partita si giocasse a porte chiuse è stato
nel frattempo sventato e l'ingresso allo stadio è stato aperto
un'ora prima, anche per facilitare i controlli.
L'ambasciatore argentino in Brasile, Daniel Scioli, ha
intanto dichiarato di aver chiesto alle autorità di Rio di
garantire maggiore sicurezza ai sostenitori del Boca arrivati in
città. "Ho parlato con il governatore di Rio, Cláudio Castro,
affinché vengano prese le misure necessarie per garantire
l'incolumità dei tifosi argentini prima e dopo la partita con il
Fluminense", ha detto all'ANSA Scioli, che poi ha criticato
l'atteggiamento a suo dire "violento e irrazionale" della
polizia militare nel reprimere gli scontri a Copacabana.
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