Un massiccio corteo di minatori
ieri si è riversato per le strade principali di La Paz per
chiedere la legalizzazione delle cosiddette zone minerarie
illegali e di ulteriori aree di sfruttamento. I dimostranti
hanno chiesto al governo del presidente Luis Arce di soddisfare
le loro richieste per evitare una serie di blocchi stradali e
uno sciopero a oltranza. Durante la manifestazione, che ha
bloccato il traffico in vari punti della capitale boliviana,
sono scoppiati scontri con la polizia antisommossa.
La marcia è stata indetta dalla Federazione nazionale delle
cooperative minerarie della Bolivia (Fecmabol) per sollecitare,
tra le altre cose, anche l'abrogazione dell'imposta del 4,8%
sulle vendite lorde approvata a maggio.
La massiccia protesta ha lasciato la vicina città di El Alto per
dirigersi verso La Paz. Qui i minatori hanno camminato per le
strade cittadine facendo scoppiare diversi esplosivi.
L'uso del mercurio da parte dei minatori per estrarre l'oro
nei fiumi dell'Amazzonia boliviana ha generato ampia discussione
negli ultimi anni. Il ministero delle Miniere ha nel frattempo
convocato il settore per discutere della questione e per cercare
di trovare un punto d'accordo.
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