Alla vigilia di Natale,
una nuova carovana con migliaia di migranti in Messico sta per
lasciare lo Stato meridionale di Chiapas cercando di avanzare
verso il confine nord con gli Stati Uniti, a causa della
presunta mancata attenzione delle autorità di immigrazione nel
risolvere le procedure di regolarizzazione.
Secondo il coordinatore dell'ong Centro per la dignità umana,
Luis García Villagrán, sia l'Istituto nazionale per la
migrazione che la Commissione messicana per l'aiuto ai rifugiati
hanno smesso di fornire assistenza ai richiedenti, il che ha
causato la detenzione di oltre 60.000 persone alla frontiera
meridionale. In base ai calcoli degli attivisti, circa
cinquemila persone in giornata lasceranno la città di Tapachula,
tra cui donne incinte e bambini con bisogni speciali.
Nel frattempo, il presidente messicano, Andrés Manuel López
Obrador, ha annunciato l'intenzione di rafforzare le misure di
contenimento dei migranti al confine meridionale. Allo scopo, il
capo dello Stato ha proposto al suo omologo americano, Joe
Biden, di tenere un incontro il 27 dicembre a Città del Messico
con una delegazione di alto livello del governo Usa, guidata dal
segretario di Stato, Antony Blinken.
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