"Vogliamo lavorare, siamo
giornalisti, non siamo militanti". Questo è quanto ribadiscono
le centinaia di dipendenti dell'agenzia di stampa nazionale
argentina Telam, riuniti oggi nel centro di Buenos Aires in una
manifestazione di solidarietà e protesta contro l'improvvisa
chiusura dell'agenzia ordinata dal governo di Javier Milei.
"Della chiusura lo abbiamo saputo dalla televisione, era da
tre mesi che stavamo lavorando senza un direttore responsabile",
ha spiegato all'ANSA una giornalista da vent'anni in servizio
nell'agenzia. "Telam non è un agenzia di propaganda, è un
agenzia nazionale di notizie", ha aggiunto.
Fuori dalla sede dell'agenzia oltre ai dipendenti si sono
riuniti in segno di solidarietà anche centinaia di persone,
sindacalisti ed esponenti della politica.
Tra le manifestazioni di solidarietà con Telam anche quella
dell'Associazione dei corrispondenti esteri in argentina (Acera)
che in un comunicato sottolinea "la necessità che il Paese abbia
una agenzia di notizie di carattere statale - non governativo -
che garantisca l'accesso a un'informazione pluralista relativa
anche alle informazioni che non siano di carattere prettamente
commerciale".
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