Il governo di Javier Milei
"non ha ancora delineato un piano economico", ma occorre che lo
faccia "in tempi brevi". E' l'opinione dell'economista Gerardo
Della Paolera, più volte elogiato pubblicamente dallo stesso
presidente argentino, che in un intervento al Circolo italiano
di Buenos Aires, pur lodando varie decisioni dell'esecutivo,
come ad esempio la riduzione del deficit, ha sollecitato un
programma economico e "un'immediata" cessazione delle
restrizioni al cambio sul dollaro.
"Un piano economico dà sicurezza e orizzonte. E questo non lo
vedo". Permette di decidere "se comprare o meno un immobile,
un'auto. Oggi invece non si sa cosa fare, non c'è una
proiezione", ha spiegato l'esperto.
Della Paolera ha criticato anche i rigidi controlli sulla
valuta estera che persistono in Argentina, il cosiddetto 'cepo
cambiario'. "L'Argentina è dollarizzata, c'è una domanda
perversa di dollari", ha affermato l'economista, spiegando che
la cosa migliore sarebbe un sistema "bi-valutario" con "un tasso
di cambio fluttuante", un regime in cui il valore della moneta è
fissato dal mercato, senza l'intervento delle autorità
monetarie.
"È necessario uscire rapidamente dal cepo, ma è necessario
anche implementare adeguate garanzie legali che siano in linea
con le realtà macroeconomiche per incoraggiare gli
investimenti", ha inoltre evidenziato.
La cena-dibattito è stata presieduta dal primo
vicepresidente del Circolo italiano - un'entità fondata nel 1876
- Francesco Tosi, e si inserisce in un importante ciclo di
"analisi e riflessioni".
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