Sono stati segnalati numerosi
scontri tra narcos e l'Esercito messicano, blocchi stradali e
incendi di veicoli a Culiacán, la capitale dello stato di
Sinaloa. Le sparatorie sono cominciate nella comunità di
Paredones, nella cittadina di Jesús María, dove Ovidio Guzmán
López, alias "El Ratón", era stato catturato nel gennaio 2023.
Gli scontri sono iniziati quando membri della Segreteria di
Difesa Nazionale, la Sedena, sono entrati nella comunità per
arrestare alcuni criminali vicini alla famiglia di Joaquín
Guzmán detto El Chapo.
La Sedena ha però smentito una voce circolata sulla stampa
locale del possibile arresto del leader de Los Chapitos, Ivan
Archivaldo Guzmán Salazar, figlio de El Chapo. È uno dei
narcotrafficanti più ricercati dalla DEA, l'Agenzia antidroga
degli Stati Uniti e su di lui pende una taglia di 10 milioni di
dollari.
Intanto a Culiacán sono stati chiusi negozi e ogni tipo di
attività commerciale. La popolazione locale teme una reazione
più violenta simile al cosiddetto Culiacanazo dell'ottobre 2019,
una guerriglia civile scoppiata per l'arresto di Ovidio Guzmán
López, il figlio di Joaquín Guzmán detto El Chapo.
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