Oltre 155 milioni di brasiliani
si recheranno domenica alle urne nel primo turno delle elezioni
municipali per le cariche di sindaci e consiglieri in 5.569
comuni in tutto il Paese.
La tornata costituisce un test importante per saggiare da una
parte la tenuta del governo del presidente progressista Luiz
Inácio Lula da Silva, giunto a metà del mandato, e dall'altra le
possibilità di riscatto dell'ultraconservatore Jair Bolsonaro
che, seppur proscritto fino al 2030, rimane il più importante
esponente dell'opposizione.
Gli occhi saranno puntati soprattutto sulla metropoli di San
Paolo che, con i suoi quasi 12 milioni di abitanti, è la più
popolata del Brasile e del sudamerica. Qui il deputato Guilherme
Boulos (Psol), protetto di Lula, sfida il sindaco Ricardo Nunes
(MDB), che punta invece alla rielezione con l'appoggio di
Bolsonaro.
Nella contesa tuttavia figura anche l'influencer evangelista
di destra Pablo Marçal, che ha acquisito visibilità grazie a
fake news e insulti che gli sono valsi anche l'aggressione di un
avversario in pieno dibattito televisivo.
A San Paolo i sondaggi danno un pareggio tecnico tra Nunes e
Boulos, ma Marçal appare a breve distanza e non si esclude che
arrivi al ballottaggio. A Rio de Janeiro i sondaggi danno in
vantaggio l'attuale sindaco Eduardo Paes, che gode del sostegno
di Lula, mentre Bolsonaro spinge fortemente il suo candidato,
Alexandre Ramagem, già al centro di un presunto scandalo di
spionaggio illegale contro oppositori del governo dell'ex
presidente.
Porto Alegre, città devastata dalle inondazioni dello scorso
maggio, vede invece affrontarsi il sindaco Sebastião Melo
(centro) in testa ai sondaggi, contro la deputata del Maria do
Rosário, vicina a Lula.
Le urne rimarranno aperte dalle 8 alle 17 di domenica, e i 103
comuni con più di 200mila abitanti potranno andare al
ballottaggio il 27 ottobre per l'elezione del sindaco se nessun
candidato raggiungerà più della metà dei voti validi.
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