Il vicepremier e ministro degli
Esteri italiano, Antonio Tajani, ha dichiarato che l'Italia è
impegnata a mantenere una "forte pressione" sul governo del
presidente venezuelano Nicolás Maduro e ha elogiato il "delicato
tentativo di mediazione" fatto dal Brasile.
"Il risultato elettorale proclamato dalle autorità di Caracas
non ha alcuna legittimità. Mancano dati e verbali elettorali
completi e verificabili in modo indipendente. Siamo preoccupati
per la continua ondata di repressione da parte del regime
venezuelano, che coinvolge diversi italiani", ha dichiarato
Tajani in un'intervista al quotidiano brasiliano Folha de São
Paulo.
Il ministro ha ribadito la richiesta di "liberazione
immediata di tutti i prigionieri politici" e di rispettare la
"volontà del popolo venezuelano attraverso il voto democratico e
l'avvio di un dialogo tra le parti".
"Siamo impegnati a mantenere una forte pressione sul regime
di Maduro a livello internazionale per mantenere la questione
sotto l'attenzione globale, attraverso forum come il G7, oltre
ad offrire sostegno alla coraggiosa opposizione democratica
venezuelana", ha aggiunto il vice.
Secondo Tajani, il regime venezuelano sembra "sempre più
radicalizzato", quindi è "essenziale mantenere aperti i limitati
canali di dialogo. Il Brasile, spesso in collaborazione con la
Colombia, sta portando avanti un delicato tentativo di
mediazione, grazie alla sua credibilità regionale, alla solidità
dei suoi valori democratici e al rapporto diretto che esiste tra
i rappresentanti dei due Paesi", ha sottolineato.
Tajani ha infine elogiato la decisione del governo Lula di
prendere possesso dell'ambasciata argentina a Caracas, "segno
che le differenze politiche, pur esistenti, possono essere
superate quando sono in gioco le relazioni bilaterali e la
sicurezza regionale. Come Paese amico e attento osservatore
delle dinamiche regionali, l'Italia apprezza gli sforzi e il
contributo di Buenos Aires e Brasilia nella crisi venezuelana",
ha concluso il vicepremier e ministro degli Esteri italiano.
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