L'impatto dei blocchi delle
principali arterie stradali della Bolivia da parte dei
sostenitori dell'ex presidente Evo Morales che protestano contro
il governo di Luis Arce inizia a farsi sentire in questi giorni
nella capitale La Paz e nelle principali città del Paese.
Qui i distributori sono già rimasti a corto di benzina e
diesel, mentre il traporto pubblico si è dimezzato e scarseggia
anche la carne. La crisi provoca a sua volta proteste della
popolazione contro le autorità che non garantiscono
l'approvvigionamento e. di fronte all'emergenza, riferisce il
quotidiano El Deber, il presidente Arce ha ordinato oggi
l'attuazione di un piano d'emergenza.
Il piano prevede la distribuzione e la vendita di carne a
prezzi calmierati nelle città a partire da lunedì, mentre verrà
dispiegato parallelamente un maggior numero di poliziotti e
militari a controllo e protezione dei principali accessi alle
città.
Evo Morales ha indetto una protesta a "tempo indeterminato"
denunciando che il governo lo persegue attraverso la giustizia
per impedirgli di candidarsi alle elezioni presidenziali del
2025. L'ex presidente è imputato in un'inchiesta per stupro a
una ragazza minorenne e per tratta di persone.
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