L'Associazione peruviana dei
trasportatori (Asotrani) ha annunciato una nuova giornata di
sciopero nazionale il prossimo 11 novembre, minacciando che
impediranno lo svolgimento del Summit di Cooperazione economica
Asia-Pacifico (Apec), che inizia lo stesso giorno a Lima
riunendo i delegati delle 21 maggiori economie della regione, se
non verranno soddisfatte le loro richieste. Che però, dopo due
mesi di proteste per chiedere l'abrogazione dell'attuale legge
contro la criminalità organizzata, ora pretendono anche che la
presidente Dina Boluarte se ne vada e siano indette nuove
elezioni.
"Stiamo per chiedere al Parlamento l'impeachment della
presidente (Dina) Boluarte affinché si possano indire elezioni
generali, altrimenti il vertice dell'Apec non avrà luogo. La
popolazione vuole marciare e indiremo un nuovo sciopero per l'11
novembre", ha detto il vicepresidente di Asotrani, Walter
Carrera alla televisione locale Canal N.
Secondo il leader sindacale, Boluarte non ha contrastato le
azioni della criminalità organizzata, nonostante la
dichiarazione dello stato di emergenza in 14 distretti di Lima e
Callao, il principale porto del Perù. Inoltre, "con il 3% dei
consensi, la presidente ha perso ogni capacità e legittimità per
continuare a guidare i destini del Perù. È necessario che il
Parlamento fornisca soluzioni concrete per lo sviluppo del
nostro paese. Non possiamo permettere più morti, ci stanno
uccidendo", ha concluso Carrera.
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