Edwin Santos, cofondatore del
partito venezuelano di opposizione Voluntad Popular (Vp) e
leader nello stato di Apure, confinante con la Colombia, è stato
trovato morto vicino al ponte che separa gli stati di Apure e di
Tachira, al fianco la sua motocicletta.
Scomparso dalle 14 del pomeriggio di mercoledì 23 ottobre, ieri
padre Gerardo Rosales, prete della parrocchia di San Camilo del
Nula dove viveva Santos aveva lanciato un appello video sui
social network con al fianco la moglie del politico, denunciando
che "alcuni membri della nostra comunità lo hanno visto mentre
veniva caricato su un furgone che dicono fosse del Sebin (i
servizi segreti del Venezuela)" e chiedendo alle organizzazioni
di sicurezza dello stato di Apure di rilasciarlo.
In una dichiarazione su X, il partito Voluntad Popular (Vp)
ha denunciato poco fa in un comunicato che fino a ieri
pomeriggio aveva "avuto conferma che Edwin Santos si trovava
nella sede della Direzione generale del controspionaggio
militare (Dgcim) locale" e, per questo, il partito ritiene
"responsabile di questo omicidio il regime di Nicolás Maduro".
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