Il Presidente del Cile,
Gabriel Boric, ha annunciato l'accordo raggiunto questa
settimana tra il Collegio magistrale e il governo per la
riparazione del 'debito storico' con gli insegnanti del Paese.
Nel 1981, durante la dittatura, l'amministrazione degli
istituti scolastici fu trasferita dallo Stato ai comuni, il che
impedì agli insegnanti di ricevere l'adeguamento salariale
previsto dalle leggi. Ciò portò migliaia di insegnanti a vedere
ridotti i loro stipendi.
Il capo dello Stato ha scritto su X: "In ogni angolo del
Cile, i professori mi dicono sempre: 'presidente, non dimentichi
il debito storico'".
"Molti sono morti aspettando — ha aggiunto — e ora, dopo anni di
lotta e di mancanza di riconoscimento, siamo riusciti a
risolvere la situazione".
Il 21 ottobre il governo ha inviato al sindacato un'offerta
finale. Ciascun insegnante interessato riceverà un pagamento di
4,5 milioni di pesos (circa 4.300 euro), a partire "dalla fascia
di età più anziana". L'importo verrà liquidato in due rate: la
prima nel mese di ottobre dell'anno corrispondente e la seconda
nel mese di gennaio dell'anno successivo. Si stima che saranno
circa 60mila i docenti che ne beneficeranno.
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