Il presidente cinese Xi Jinping
attacca le disparità sociali, alla base del populismo in vari
Paesi, e promette entro il 2050 la "prosperità comune", grazie
alla politica di redistribuzione del reddito da lui fortemente
voluta e alla base della piattaforma programmatica in vista del
congresso del Partito comunista di fine 2022.
La Cina, scrive Xi in un articolo sull'ultimo numero di
Qiushi ('cercare la verità'), la rivista di punta del Comitato
centrale del Pcc, è entrata nella fase in cui devono essere
compiuti "passi concreti per promuovere la prosperità comune":
piuttosto che essere egualitari o avere solo poche persone
ricche, "la prosperità comune si riferisce alla ricchezza
condivisa da tutti, fisicamente e intellettualmente".
Il presidente incoraggia il raggiungimento del benessere
attraverso "il duro lavoro e l'innovazione", aggiungendo che il
sistema economico di base del Paese deve essere sostenuto e deve
essere seguito in un approccio graduale.
La prosperità comune dovrebbe essere promossa seguendo la
filosofia dello sviluppo incentrato sulle persone e lo sviluppo
di alta qualità, si legge nell'articolo, in cui si sottolinea
"l'equilibrio tra efficienza ed equità", nonché la costruzione
di una serie di accordi istituzionali su un sistema coordinato
di distribuzione del reddito a tre livelli. La prosperità
comune, in altri termini, non sarà raggiunta contemporaneamente
da tutte le persone: diverse regioni e gruppi di persone possono
già godere di diversi livelli di prosperità e in tempi diversi.
"La prosperità comune è il requisito essenziale del
socialismo e caratteristica importante della modernizzazione in
stile cinese": fa riferimento a tutte le persone e non a poche,
sarà raggiunta "entro la metà del secolo". Xi vede anche i
rischi legati alle disparità sociali dato che "alcuni Paesi sono
divisi tra ricchi e poveri e la classe media è crollata,
portando allo strappo sociale, alla polarizzazione politica e al
populismo". La Cina deve "assolutamente evitare" scenari simili
e "promuovere la prosperità comune fino all'armonia e alla
stabilità sociale".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA