L'Ue fa causa alla Cina presso
l'Organizzazione mondiale del commercio (Wto) per aver impedito
alle società europee di proteggere i loro diritti sui brevetti
"essenziali standard", come quelli sulle tecnologie di rete
mobile 3G, 4G e 5G. Lo annuncia la Commissione europea. Secondo
le norme del commercio internazionale, i titolari di questi
brevetti devono concederli in licenza ai produttori, per esempio
di cellulari, a condizioni eque, ragionevoli e non
discriminatorie. Se il produttore non rispetta queste condizioni
e produce senza licenza il titolare dei diritti può chiedere
compensazione.
Dall'agosto 2020, però, Pechino ha deciso che i tribunali
cinesi possono vietare ai titolari di brevetti di rivolgersi a
un tribunale non cinese tramite una ingiunzione "anti-querela",
con multe da 130mila euro al giorno per chi non si conforma. Si
tratta di una forma di pressione, spiega la Commissione europea,
che impedisce alle società Ue con brevetti high-tech di
proteggere legittimamente le loro tecnologie e finisce per
danneggiare l'innovazione e la crescita in Europa.
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