Viktor Bout, il 'mercante della
morte' che è stato condannato a 25 anni in un carcere negli
Stati Uniti, si reinventa nella sua seconda vita come politico
locale. Bout è infatti candidato a Ulyanovsk, l'area a 700
chilometri da Mosca dove è nato Lenin.
"Sono stato 15 anni in un carcere federale. Quindi cosa vi
aspettate che vada in vacanza? No, devo fare tutto quello che
posso per il mio paese", ha detto in un'intervista al New York
Times. Bout è tornato in Russia a dicembre tramite lo scambio di
prigionieri con la star del basket americana Brittney Griner.
"Quando si è assenti per 15 anni dal proprio paese, bisogna pur
ricominciare da qualche parte. Per me un incarico regionale è il
modo migliore per capire i problemi. Ho bisogno di incontrare
gente e di imparare come vive", racconta Bout spiegando che il
suo reinserimento nella società russa include piccoli passi,
quali l'uso dello smartphone. Se avrà successo alle elezioni
regionali, Bout non sarà il primo accusato di crimini da parte
dell'Occidente ad assumere incarichi pubblici nel governo russo.
Da quando è rientrato in Russia, Bout ha viaggiato spesso nelle
città occupate dell'Ucraina e in Crimea. Secondo alcuni
osservatori la sua presenza in Russia potrebbe aiutare il
Cremlino, soprattutto ora che l'impero di Yevgeny Prigozhin si
sta riorganizzando in Africa.
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