Presagi sempre più cupi, secondo i
sondaggi, per il premier Tory britannico Rishi Sunak in vista
delle prossime elezioni politiche previste sull'isola - salvo
anticipi - tra fine 2024 e le primissime settimane del 2025.
L'ultima rilevazione disastrosa, ripresa con evidenza
dall'edizione online del giornale progressista Guardian, arriva
dall'istituto demoscopico Ipsos, a dar credito al quale i
sudditi di re Carlo III anelano ormai quasi al 90% ad avere
"nuovi leader" di governo: con un totale di delusi che sale
esattamente dall'80 all'86%, incluso un 65% di elettori del
Partito Conservatore.
Non solo. La formazione di maggioranza continua a perdere
apparentemente terreno dall'opposizione laburista di Keir
Starmer e - malgrado l'immagine pragmatica che l'attuale premier
cerca di dare alla propria leadership - il governo in carica è
ritenuto al momento meno competente e meno gradito anche
rispetto a quello di Boris Johnson: che aveva portato i Tories
al trionfo elettorale di fine 2019, ma che poi è stato costretto
a dimettersi da primo ministro per le conseguenze di scandali
come il cosiddetto Partygate e delle divisioni interne.
Sunak risulta inoltre superato in termini di fiducia verso
la sua leadership individuale anche a livello personale dal pur
sbiadito carisma di Starmer: che non raccoglie più di un 29% di
giudizi favorevoli (contro un 51% di opinioni negative), ma
comunque fa meno peggio di lui (precipitato al 22% contro il
66%).
Un altro sondaggio recente accreditava del resto a un 63% di
britannici il desiderio di elezioni anticipate entro marzo 2024:
ipotesi circolata sui giornali, ma che con i numeri di queste
rilevazioni ben difficilmente Rishi Sunak - che può tuttora
contare su una netta maggioranza parlamentare alla Camera dei
Comuni - sembra avere alcun interesse a innescare.
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