Nuovo tentativo del governo
conservatore di Rishi Sunak di salvare il controverso piano
Ruanda - per il trasferimento in Africa a scopo dissuasivo di
quote di migranti sbarcati illegalmente in Gran Bretagna e in
attesa di risposta a richieste di asilo nel Regno - bocciato il
mese scorso dalla Corte Suprema di Londra. A renderne noti i
dettagli è la Bbc che annuncia l'imminente partenza per Kigali
del neoministro dell'Interno, James Cleverly, incaricato di
definire con le autorità ruandesi un accordo riveduto e
corretto: in grado nelle intenzioni dell'esecutivo di aggirare
le obiezioni formulate dalla Corte al testo originale. Mentre
pure i laburisti sembrano ormai corteggiare l'elettorato Tory,
dal dossier immigrazione a certi richiami thatcheriani.
La nuova intesa dovrebbe prevedere l'invio di avvocati
britannici nel Paese africano, in funzione di garanti delle
tutele minime e dei diritti essenziali assicurati dalla
normativa britannica a coloro che fossero trasferiti. Il piano
resta in ogni modo per ora in stand-by, contribuendo
all'imbarazzo del governo per le promesse finora mancate sul
fronte di un rafforzamento post Brexit dei controlli alla
frontiere: come confermato dai dati ufficiali recenti sul flusso
record netto di migranti registrato l'anno scorso e da quelli
sugli sbarchi "clandestini" attraverso la Manica, solo
parzialmente rallentati nel 2023.
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