La procura di Parigi ha aperto di
recente un'inchiesta sui sospetti di finanziamento illecito
della campagna elettorale di Marine Le Pen nelle presidenziali
del 2022. Lo riferiscono fonti di Bfm TV.
L'apertura dell'inchiesta è stata decisa dopo una segnalazione
lo scorso aprile da parte della Commissione nazionale dei conti
delle campagne elettorali e dei finanziamenti politici.
L'inchiesta è stata aperta il 2 luglio. Fra le ipotesi di reato,
appropriazione indebita nell'esercizio di funzioni pubbliche,
truffa e falso, secondo la
procura. L'Authority preposta a controllare le spese della
campagna elettorale dei candidati, che hanno un plafond e una
parte delle quali viene rimborsata dallo Stato, aveva segnalato
irregolarità alla procura. Ora è al lavoro un giudice
istruttore.
Nel dicembre 2022, lo stesso organo aveva rettificato la spesa
per i lavori di verniciatura di 12 pullman affittati con il
simbolo della candidata e del partito, per un ammontare di
316.182 euro. La spesa era stata considerata come "irregolare".
Marine Le Pen aveva fatto ricorso davanti al Consiglio
costituzionale, poi aveva rinunciato all'iniziativa.
La ex candidata sconfitta da Emmanuel Macron al ballottaggio ha
investito circa 11,5 milioni di euro nella campagna elettorale,
la terza in cui è uscita sconfitta dalla corsa all'Eliseo. Già
in quella del 2017, le sue spese erano
risultate in alcune voci irregolari.
Lo scorso giugno, la Cassazione ha definitivamente convalidato
la condanna del Rassemblement National (RN) per le fatture
gonfiate per i kit della campagna elettorale utilizzati dai
candidati dell'estrema destra nelle elezioni legislative del
2012 e rimborsate dallo Stato.
Sempre Marine Le Pen è in attesa di giudizio, con altre 24
persone e il RN, nel processo che la vedrà accusata dal 30
settembre per appropriazione indebita di fondi europei, nel caso
della remunerazione di assistenti di eurodeputati fra il 2004 e
il 2016.
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