Il quinto rapporto sullo Stato
di diritto della Commissione Ue fotografa ancora una volta
un'Ungheria da maglia nera. Budapest colleziona nel 2024 il
maggior numero di raccomandazioni, ben otto, oltre a registrare
"nessun progresso" in diversi ambiti, tra cui la lotta alla
corruzione ad alto livello, la riforma sul lobbismo,
l'indipendenza dei media del servizio pubblico, la promozione di
uno spazio civico sicuro. La sospensione dei fondi europei
"persiste poiché - si legge nel report - non sono state adottate
nuove misure per risolvere le questioni in sospeso relative allo
Stato di diritto e alla lotta alla corruzione".
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