Re Felipe VI nell'uniforme di gala
dell'esercito che indossava il giorno della sua incoronazione,
la regina Letizia in un elegante abito nero di Cristobal
Balenciaga del 1940, ravvivato da una cappa rossa: è come li ha
ritratti nel Salone Gasparini del Palazzo Reale la fotografa per
antonomasia, Annie Leibovitz, ispirandosi al celebre quadro de
'Las meninas' di Velazquez. Le due opere commissionate dalla
Banca di Spagna fanno da oggi parte della galleria ufficiale dei
ritratti dell'istituzione che, dalla sua fondazione nel 1782, ha
immortalato tutti i capi di Stato e di governo spagnoli, con
opere come il dipinto di re Carlo III realizzato da Goya nel
XVIII secolo.
La fotografa statunitense, autrice di ritratti di altri
reali, come Elisabetta II, o di icone pop e celebrities come
John Lennon o Michael Jackson, ha saputo che avrebbe realizzato
l'immagine dei monarchi spagnoli nel 2013, quando l'allora
ancora Principe delle Asturie, Felipe, le consegnò il premio per
le Arti - il Nobel spagnolo - che la Fondazione omonima assegna
ogni anno al teatro Campoamor di Oviedo. Allora Leibovitz
assicurò che sarebbe stato "un onore" fotografare Felipe e
Letizia. Mentre il monarca mostrò il suo entusiasmo per
un'artista che "cattura istanti per convertirli in eterni,
mostre di sensibilità, bellezza e amore", nelle sue parole.
Nelle immagini - ognuna di circa 224 per 171 centimetri -
esposte come un dittico, Felipe VI è inquadrato con elementi del
ritratto classico istituzionale: uno specchio, il tavolo, due
poltrone, un lampadario a candelabro. una porta aperta sullo
sfondo con tende di broccato, che ricorda il celebre fondale de
'Las meninas' e un orologio. Quest'ultimo un gioiello del
Patrimonio nazionale spagnolo, dei tempi di Carlo III, grande
amante degli orologi, e il preferito da Felipe VI. La regina
Letizia posa in un altro angolo del Salone Gasparini, illuminato
dalla luce naturale che filtra dal balcone, in un'eleganza
essenziale e contemporanea. Con l'abito di gala di tulle nero di
Balenciaga illuminato dalla collana e dagli orecchini di
brillanti appartenuti alla regina Vittoria Eugenia, ma senza
corona.
Quando i monarchi accettarono di posare per Leibovitz su
incarico della Banca di Spagna posero come unica condizione che
il servizio fotografico si dovesse realizzare al Palazzo Reale.
Una scelta previdente, visto che per realizzare le centinaia di
scatti dai quali sono stati selezionati i due per la galleria
della banca centrale, la grande fotografa statunitense ha
impiegato oltre 9 mesi.
Nel presentare i ritratti, nell'ambito dell'esposizione 'La
tirania del cronos', Yolanda Ramos, curatrice della mostra e
direttrice della collezione di opere della Banca di Spagna, ha
spiegato che "sono ritratti molto pittorici, nella cui
composizione troviamo allusioni a Valazquez come ritrattista di
corte". Secondo la Ramos, al pari del maestro spagnolo della
pittura, anche Leibovitz è capace di creare nello spettatore
l'immagine illusoria di entrare nella scena riflessa. "Ha saputo
cogliere la tradizione del ritratto istituzionale spagnolo
innovandolo", ha rilevato.
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