Dramma a Tarwekamp, nella periferia Nord de L'Aja. La capitale olandese, all'alba, si è risvegliata con una fortissima esplosione che ha praticamente devastato un'intera palazzina. Almeno cinque gli appartamenti in macerie. La gravità dell'accaduto è stata evidente fin da subito alle autorità locali, che inizialmente hanno diramato il cosiddetto codice 20, che si attiva quando c'è il timore di un numero di vittime superiore alla ventina. Il bilancio, in serata di tre morti, alla fine è stato meno drammatico ma i soccorsi a dodici ore dall'esplosione continuavano a scavare tra la macerie, visto che all'appello mancavano ancora alcuni residenti: "La possibilità di trovare superstiti è quasi zero", ha ammesso il sindaco de L'Aja Jan van Zanen.
I feriti al momento sono tre, dei quali un bambino. Le autorità hanno mantenuto il più stretto riserbo sulle cause dell'esplosione. La polizia, tuttavia, ha fatto appello a fornire qualsiasi informazione su un'auto che è stata vista allontanarsi a tutta velocità poco dopo l'esplosione. I boati, raccontano i media locali, sono stati in realtà due. Uno più piccolo, seguito da uno molto più forte. Poi è divampato l'incendio. La scena che si presentata dinanzi ai primi soccorsi è stata apocalittica. L'esplosione aveva distrutto cinque appartamenti situati all'estremità della palazzina di tre piani, e il fatto che sia avvenuta poco dopo le sei di mattina, orario in cui difficilmente un appartamento è vuoto, ha aumentato l'allarme.
A metà giornata a parlare è stato il sindaco van Zanen.
"Stiamo indagando su ogni possibile causa dell'esplosione", ha spiegato dicendosi fortemente pessimista sul bilancio finale delle vittime. "E' improbabile che ci siano ancora superstiti, ci saranno operazioni di recupero ma difficilmente saranno di salvataggio", ha ammesso. Eppure, fortunatamente qualche ore dopo è stato smentito: una persona, infatti, è stata estratta viva dalle macerie in serata. I soccorsi sono stati difficili, ostacolati dal pericolo di un ulteriore crollo del complesso.
Sul sito sono stati portati dei macchinari pesanti per spostare le macerie e assicurarsi che il resto sia sicuro. Nel frattempo i testimoni hanno raccontato i terribili momenti che sono susseguiti all'esplosione. "Non ho mai visto niente di simile, è sembrato un terremoto", ha sottolineato uno dei residenti, mentre un altro testimone ha raccontato delle urla dei bambini che sono risuonate in tutto il condominio, quando il boato ha rotto il silenzio di un quartiere solitamente tranquillo. "Siamo vicini a tutti coloro che sono stati colpiti personalmente o che temono per la sorte dei loro cari", hanno dichiarato il Re dei Paesi Bassi Guglielmo Alessandro e la Regina Maxima in un messaggio di cordoglio.
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