Il Parlamento israeliano ha approvato la legge che 'regolarizza' gli insediamenti israeliani costruiti su terreni privati palestinesi in Cisgiordania. La legge è passata con 60 voti contro 52.
La legge è stata fortemente contestata dall'opposizione. Il leader laburista Isaac Herzog ha detto più volte che l'approvazione porterà Israele di fronte alla Corte Internazionale Penale dell'Aja. Questa procedura d'accusa contro Israele è stata di fatto firmata - ha osservato Herzog - dallo stesso primo ministro israeliano. il Leader di Focolare ebraico(partito vicino al movimento dei coloni) Naftali Bennet - il quale è anche l'ispiratore della legge - ha osservato durante il dibattito che " la determinazione paga".
"Ai nostri amici dell'opposizione che si sono mostrati sorpresi che un governo nazionalista abbia passato una legge a beneficio degli insediamenti vogliamo dire che questa è la democrazia", ha rimarcato. Fino ai giorni scorsi sembrava che la legge non dovesse essere approvata e che dovesse slittare a nuova data, ma il premier Benjamin Netanyahu ha annunciato stasera da Londra che il provvedimento sarebbe stato esaminato secondo programma e che dei contenuti della legge aveva informato la nuova amministrazione statunitense. A quanto pare, il primo ministro Netanyahu non avrebbe partecipato al voto della Knesset a Gerusalemme, in quanto ancora in volo da Londra a Tel Aviv .
Durissima la presa di posizione anche da parte della presidenza dell'Autorità nazionale palestines (Anp) che ha definito "inaccettabile" la legge. Nabil Abu Rudeina, portavoce di Abu Mazen, ha detto che 'è contraria alla Risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu 2334' ed ha chiesto alla comunità internazionale di intervenire prima che le cose raggiungano un livello 'difficile da controllare'.
"Israele non è più isolata", ha commentato l'ambasciatore israeliano in Italia Ofer Sachs in un forum all'ANSA. "Noi abbiamo un governo di destra in Israele, la loro opinione è chiara. Detto ciò, abbiamo visto nel passato che Israele è un paese che rispetta le leggi e la cornice legale", ha aggiunto sottolineando che il "processo è ancora in corso". "Ci saranno forti critiche ma anche con gli amici più stretti in Usa o in Europa non andiamo d'accordo su tutto", ha precisato.
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