Da una 'Santa Cena' in compagnia di
Tintoretto a un 'Pranzo in barca' con Joaquín Sorolla. Nel corso
dei secoli, il cibo è spesso stato elemento chiave delle opere
d'arte: un legame stretto e duraturo ora messo in luce nella
mostra 'L'arte di mangiare', organizzata a Madrid in occasione
della Settimana della cucina italiana nel mondo. Il progetto,
inaugurato stamane, è stato allestito presso la Real Academia de
Bellas Artes de San Fernando, a cura dell'Ambasciata italiana in
Spagna e dell'Accademia Italiana della Cucina in collaborazione
con Esperia Estudio.
L'esposizione è concepita come un percorso a tema che si
sviluppa tra opere appartenenti alla collezione permanente
dell'accademia di Belle arti madrilena. Un itinerario pittorico
che comprende 12 dipinti, realizzati tra il 1550 e l'inizio del
XX secolo: il leitmotiv è, naturalmente, quello della presenza
in tutti questi quadri di riferimenti al cibo, con l'accento
posto sui diversi significati evocati in ognuno di essi dagli
autori rappresentati, ad esempio quello dell'atto di mangiare
come "simbolo di comunità" o della commistione di alimenti e
natura per celebrare "creatività e tradizione".
L'excursus nel mondo dell'arte e del cibo prende dunque forma
con tappe in svariati universi creativi: da quelli degli
spagnoli Juan de Zurbarán e Goya (con il suo 'La sepoltura della
sardina'), a quelli di pittori nati in Italia come Giuseppe
Arcimboldo o Corrado Giaquinto, passando per i fiamminghi Jacob
Jordaens e Pieter Boel.
"In questo percorso, arte e gastronomia si incontrano in modo
eccezionale, con l'obiettivo di mettere in luce il valore
culturale, sociale e familiare della cucina e del cibo", ha
detto l'ambasciatore italiano in Spagna, Giuseppe Buccino
Grimaldi. Nella mostra, ha aggiunto, viene rappresentata la
dieta mediterranea come "espressione di saperi locali che si
trasmette di generazione in generazione". All'inaugurazione
della mostra, chiusasi con una degustazione di 'tapas' ispirate
ai quadri esposti, hanno partecipato anche il segretario
generale della Real Academia de San Fernando, José Ramón
Encinar, e il delegato in Spagna dell'Accademia Italiana della
Cucina, Maurizio di Ubaldo.
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