È stata inaugurata ieri a Canberra la
mostra del Museo Nazionale Australiano dedicata a Pompei, "la
città perduta" - oggi patrimonio culturale Unesco -, distrutta e
resa immortale dall'eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Una platea
eterogenea ha preso parte alla cerimonia di lancio: presenti,
oltre alla Governatrice Generale del Commonwealth australiano,
On. Sam Mostyn, alcuni tra i principali esponenti della comunità
diplomatica locale, nonché delle varie espressioni della società
civile di Canberra. Hanno, inoltre, raggiunto la Capitale
australiana dall'Italia tre funzionarie che sovrintendono ai
progetti educativi e di promozione internazionale del Parco
Archeologico di Pompei. Su invito della Direttrice del Museo
Nazionale, Katherine McMahon, l'Ambasciatore d'Italia in
Australia, Paolo Crudele, ha rivolto il benvenuto agli ospiti e
ufficialmente inaugurato l'esposizione, che sarà fruibile da
oggi fino al prossimo maggio.
Impreziosita da novanta oggetti provenienti dal Parco
Archeologico del celebre sito italiano e dal Grand Palais
Immersif di Parigi, la mostra racconta frammenti di vita
(aggregata e intima), rituali e norme sociali dell'epoca in cui
Pompei era, nella sua indole multiculturale, crocevia per la
circolazione di merci, persone e conoscenza nel Mediterraneo. Un
percorso immersivo, che stimola i sensi attraverso luci e suoni
e ripropone al visitatore (a intervalli regolari) l'energia
distruttiva e creatrice di quell'eruzione vulcanica che segnò il
destino della città partenopea. L'Ambasciata di Italia ha anche
contribuito alla produzione del ciclo di eventi che
accompagneranno la mostra, e ospiterà prossimamente in Residenza
un panel a carattere scientifico-divulgativo dedicato a Pompei.
«È per me un onore e un immenso piacere inaugurare la mostra
del Museo Nazionale, supportata dall'Ambasciata d'Italia:
un'occasione unica per cogliere l'essenza di Pompei nella sua
grandezza, eternità e fragilità», ha dichiarato l'Ambasciatore
Crudele. «Gli affreschi, le statue e i mosaici di Pompei ci
restituiscono un'originalità e una ricchezza artistica che molto
devono all'influenza greco-romana. Ma Pompei è anche un modello
architettonico e sociale che trascende le epoche e che ha
impresso una forte impronta nella concezione urbanistica di
molte città contemporanee. Attraverso questa straordinaria
occasione di promozione culturale del nostro Paese in Australia,
celebriamo un "vivere all'italiana" che affonda le sue radici
umanistiche nel nostro grande passato e che si fa oggi
interprete della costruzione di un futuro globale e condiviso».
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