Il settore prevalente per libere
professioniste nella nostra Penisola è quello delle attività
sociosanitarie, dove opera circa una donna su 4 (24%). E, a
seguire, ci sono le professioni legali (17,7%) e quelle non
ordinistiche dei servizi alle imprese e tempo libero (16,1%). A
rilevarlo è l'VIII rapporto di Confprofessioni, illustrato
stamani, a Roma, secondo cui, invece, gli uomini del segmento
"sono occupati in larga misura nelle professioni di area tecnica
(19,5%), nei servizi alle imprese e tempo libero (19,1%) e nelle
professioni che rientrano nel macrosettore commercio, finanza e
immobiliare (18,6%)".
Tra i professionisti, si sottolinea, "si osserva, tra il 2021 e
il 2022, un calo numerico particolarmente sostenuto tra i maschi
(-4,6%) e più lieve tra le donne (-2,1%): la decrescita
risparmia solamente le libere professioniste che operano nel
Mezzogiorno, segmento in controtendenza che segna un +1,4% tra
2021 e 2022". E, va avanti il rapporto, "si nota come il calo
sia stato particolarmente intenso nella componente più giovane
(15-34), che diminuisce di quasi il 10% tra 2019 e 2022",
laddove "le giovani donne subiscono la riduzione più rilevante,
ma mostrano nell'ultimo anno una ripresa (+1,7%)".
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