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Renzi, taglieremo municipalizzate da ottomila a mille

Renzi, taglieremo municipalizzate da ottomila a mille

Premier parla in occasione della giornata della disabilità. A febbraio riforma terzo settore

03 dicembre 2014, 13:56

Redazione ANSA

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Matteo Renzi (archivio) Ansa/Ufficio stampa Palazzo Chigi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Matteo Renzi (archivio) Ansa/Ufficio stampa Palazzo Chigi - RIPRODUZIONE RISERVATA
Matteo Renzi (archivio) Ansa/Ufficio stampa Palazzo Chigi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il governo taglierà da ottomila a mille le municipalizzate. Lo ha ricordato il presidente del consiglio Matteo Renzi intervenendo alla giornata internazionale delle persone con disabilità a Palazzo Chigi. ''Sarebbe facile - ha aggiunto - dire che per reperire risorse i Comuni dovrebbero tagliare le municipalizzate o le consulenze. Noi taglieremo sulle municipalizzate, la riduzione da ottomila a mille è in corso ma noi sappiamo che nuovi modelli per il welfare sono prioritari''.

Il premier ha anche parlato della riforma del terzo settore. "La delega" sulla riforma "del Terzo settore - ha detto - andrà in Aula a febbraio o marzo, andrà, come calendarizzazione dei lavori parlamentari dopo le riforme costituzionali ed elettorali. La proposta che vi faccio per essere molto operativi" è quella di "entrare nel merito", analizzando "ciò che serve e ciò che non serve" e con la premessa che "le persone con disabilità sanno che non si può ridurre questo tema ad unico settore. Si tratta di storie, non di codici", spiega il presidente del Consiglio nel suo intervento di saluto al convegno 'La sfida dell'inclusione', nella Sala Verde di Palazzo Chigi. Quello che serve, oltre alle risorse, "è una battaglia culturale, perché il terzo settore non è il terzo ma il primo", sottolinea ancora Renzi, annunciando che la legge delega per la riforma sarà in Aula a febbraio o marzo. "Non mi impicco sulle date, diciamo che sarà caledarizzata dopo le riforme elettorali e costituzionali. C'è ancora qualche settimana per discutere". Quindi Renzi conclude: "nel settore dell'attenzione agli altri si gioca una parte della credibilità della classe politica".

"Tutte le riforme di cui parliamo - ha sottolineato - hanno un senso se i cittadini riescono a toccare con mano che le cose cambiano sul serio".  "O dimostriamo che qualcosa è cambiato anche in questo settore, o il processo di cambiamento che sta facendo Italia sarà non completo", aggiunge. "Questo è il governo che ha messo più soldi di tutti nel sociale, cerchiamo di non spenderli a caso".

 

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