"Se fossi stato in servizio la notte di Capodanno, io Mario, non avrei mai presentato all'ultimo momento il certificato medico". Così Mario Buffone, vigile urbano in pensione, soprannominato scherzosamente dai suoi colleghi di allora, il "Muti della viabilità". Lo storico pizzardone è stato per 32 anni sulla pedana di piazza Venezia a disciplinare quel nodo nevralgico del traffico.
Per il 65enne, che il 28 giugno del 2007, nell'ultimo suo giorno di lavoro, ricevette dall'allora sindaco Veltroni la medaglia d'argento del Natale di Roma, la ricetta per far funzionare il corpo dei vigili urbani è "semplice anche se da 30 anni i problemi sono sempre gli stessi, primo tra tutti la mancata equiparazione alle altre forze dell'ordine".
Per Mario Buffone, l'amministrazione comunale "deve responsabilizzare ogni singolo vigile urbano: se svolge bene il suo lavoro deve essere premiato, in primis economicamente, in caso contrario va penalizzato e, se si accerta che ci sono 'mele marce', si può anche arrivare al licenziamento. Per fare ciò l'Amministrazione, però, deve controllare ogni singolo caso e non fare di tutta un'erba un fascio perché ciò è pericoloso oltre che dannoso per tutto il Corpo e per i cittadini".
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