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Renzi a direzione Pd, 'Sì al dialogo no al tentativo di fermare le riforme'

Renzi a direzione Pd, 'Sì al dialogo no al tentativo di fermare le riforme'

La minoranza incalza il premier chiedendogli di riaprire il dialogo

17 febbraio 2015, 10:41

Redazione ANSA

ANSACheck

Renzi alla direzione Pd - RIPRODUZIONE RISERVATA

Renzi alla direzione Pd - RIPRODUZIONE RISERVATA
Renzi alla direzione Pd - RIPRODUZIONE RISERVATA

Direzione del Pd a Largo del Nazareno dopo lo 'strappo' sulle riforme costituzionali che tanti mal di pancia ha visto all'interno del partito. Matteo Renzi riunisce i Dem per discutere proprio del rapporto con le opposizioni che domani verranno ricevute dal presidente della Repubblica. Il filo del dialogo resta aperto, ha detto, ma "non tentino di fermarci". Nessun veto, ha ammonito poi: "andiamo avanti, con o senza Fi fino al 2018". No ad additare tutta l'opposizione come una palude, la replica della sinistra Dem che chiede che parta subito una iniziativa politica per "recuperare" le opposizioni.

Il presidente del Consiglio ha anche parlato di temi economici, sottolineando che il Paese è pronto per una ripresa prolungata e ha ribadito che il governo si impegna a varare a breve la riforma della Rai e quella della scuola. Venerdì in consiglio dei ministri ci sarà invece il ddl concorrenza.

Il governo porrà la questione di fiducia nell'aula della Camera sul decreto legge Milleproroghe, il cui esame avrà inizio alle 18.30: lo apprende l'ANSA da fonti parlamentari di maggioranza. Sul decreto, che scade l'1 marzo e deve ancora passare al Senato, in Commissione a Montecitorio l'esame prosegue a rilento.

Ok al dialogo ma no a fermare riforme - "Resta aperto fino all'ultimo il filo del dialogo" sulle riforme con le opposizioni, "non con un mercimonio di emendamenti, perché non è il mercante in fiera ed è inaccettabile un 'do ut des'. Il fatto che scappino dall'Aula è negativo, vogliamo rientrino ma non accettiamo il tentativo di fermare tutto". "Non vogliamo farci fermare dal tentativo delle opposizioni di fermare" le riforme. "Non accettiamo che un'arma di veto, l'ostruzionismo, possa fermare il nostro lavoro: in questa legislatura il sì e no non lo danno le opposizioni. Propongo continuare a trovare le ragioni degli accordi e le intese con tutte le opposizioni che vorranno stare al tavolo ma a noi spetta il compito di continuare a guidare la macchina".

Avanti con o senza Fi fino a 2018 - "In Fi c'è un derby tra chi, come Brunetta, vuole le elezioni anticipate quest'anno e far fallire le riforme e chi vuole arrivare ad uno scenario più ampio del 2018. Chi vincerà non lo so, ma sono convinto che noi arriviamo al 2018 con o senza di loro chiarendo che il diritto di veto non ce l'ha nessuno".

Venerdì ddl concorrenza al Cdm - "Nel consiglio di venerdì approveremo un ddl sulla concorrenza che sia un ulteriore passo verso una maggiore liberalizzazione di alcune realtà ma non sia percepita come un attacco alle certezze di cui ha bisogno il nostro sistema. Se andiamo dal notaio meno volte non è un problema".

Pd darà una mano all'arbitro - "Con Mattarella assumiamo l'impegno, come giocatori, a fare ciò che l'arbitro ci ha chiesto nel discorso inaugurale: tutto il Pd è impegnato per dare una mano all'arbitro". Così Matteo Renzi apre la direzione Pd. "L'impegno non è semplice perché proprio" il voto per il Colle "ha prodotto una rottura dei patti motivata da FI con questioni di metodo".

Italia pronta a ripresa prolungata - Ci sono "tutte le condizioni ideali perché finalmente la ripresa possa essere non soltanto un breve arcobaleno ma un prolungato periodo di bel tempo". "Aver inciso sulle condizioni economiche permette all'Italia di essere in pole position per correre il gran premio della ripresa". "Venerdì faremo misure un po' più di sinistra: la parte sui decreti attuativi per la fine della miriade di co.co.co, il dl sulla maternità e quello che consenta di superare il modello vecchio stile di precariato. Due pacchetti interessanti e in più introdurremo la fatturazione elettronica per superare lo scontrino di carta e faremo norme di aiuto alle aziende che vogliono investire su expo".

Grecia: Ue rispetti regole ma usi flessibilità -  "L'assunto da cui Tsipras si è mosso è comprensibile: ha vinto elezioni in base a programma diverso dal passato quindi se deve tenere il programma vuol dire che le elezioni non servono e poi che non strapperà i contratti ma chiede tempo. Serve intelligenza dell'Ue perchè si rispettino le regole ma si usi flessibilità".

In cantiere riforma Rai e scuola - "Affronteremo il tema della scuola nell'ultimo Cdm di febbraio". La riforma, ha spiegato, dovrebbe essere composta da "un provvedimento d'urgenza e un ddl delega". La riforma della Rai è un "tema non più rinviabile: la nostra scommessa è fare della Rai l'azienda più innovativa d'Europa per offerta culturale". Così il premier Matteo Renzi alla direzione del Pd, facendo riferimento anche a quanto avverrà "nel 2016 sulla concessione e il contratto di servizio". "Oggi è il momento di accompagnare il lavoro di riorganizzazione gestionale con una scommessa alta di natura culturale: la Rai è il più grande asset da mettere al servizio di una idea di Italia nel mondo". 

Unioni civili, troveremo punto di equilibrio - "Per la legge sui diritti civili il 20 febbraio c'è la scadenza in Senato per la presentazione degli emendamenti". Lo dice il premier Matteo Renzi alla direzione Pd, confermando "l'impegno preso ad affrontare il tema dopo le riforme istituzionali, trovando un punto di equilibrio tra di noi e con gli altri".

Speranza, iniziativa politica per recupero opposizione - "Nei prossimi giorni pensiamo tutti che vada messa in campo un' iniziativa politica per recuperare la presenza delle opposizioni nell'Aula"

Fassina, no a indicare tutta l'opposizione come una palude - "Non aiuta indicare in modo indistinto tutte le forze dell'opposizione come forze della palude". Così Stefano Fassina, intervenendo alla direzione del Pd, si rivolge a Matteo Renzi. "La richiesta al presidente del Consiglio - sostiene Fassina - che si assuma la responsabilità, nei prossimi giorni, di indicare alcuni punti sui quali aprire un confronto che consenta un clima civile. Non credo ci aiutino battute sulla presunta nostalgia del patto del Nazareno, le riforme costituzionali e legge elettorale da soli non si fanno".

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