"Fin dal primo giorno ho avuto ben chiaro che nei miei confronti c'era un clima di ostilità e di diffidenza". A parlare è Lucia Borsellino che intervistata da Repubblica, accusa il governatore Crocetta: "non mi parlava di tutto".
"Ho deciso di interrompere definitivamente questa esperienza - dice l'ex assessore - quando ho avvertito la grande distanza che vi era tra me e le reazioni pubblicamente rese dal presidente di fronte all'arresto del dottor Tutino, volte a minimizzare quanto accaduto". Se il dottor Tutino ha sottoposto a Crocetta un elenco per le nomine dei dirigenti delle Asp? "Diciamo che c'erano cose di cui io, l'assessore, non ero a conoscenza". Un governo parallelo della sanità siciliana? "Quel che viene fuori non mi pare smentisca questa affermazione".
"Io - dice ancora Borsellino riferendosi a Crocetta - sono stata leale con lui", "lui non mi ha detto tutto". "Sotto il profilo istituzionale non gli ho taciuto proprio nulla. Al contrario ho appreso dai giornali che lui sapeva che il dottor Tutino parlava male di me e questo lui non me lo ha mai detto".
Se c'erano argomenti intoccabili? "Io mi confrontavo con il presidente, con la giunta e con il Parlamento per ciò che non potevo risolvere nell'ambito della mia autonomia di delega. Ho avuto l'impressione che anche altro avvenisse dietro le mie spalle".
L'ex assessore spiega perché ha gettato la spugna: "per oppormi a quel coacervo di interessi che c'è dietro alla sanità era necessario un solido fronte comune che nei fatti non c'è stato". Racconta di non aver lasciato per l'intercettazione pubblicata da l'Espresso: "ho cominciato a maturare questa decisione da alcuni mesi". Borsellino esclude poi l'ipotesi di candidarsi alla Regione: "non mi interessa". "La mia esperienza politica si chiude qui".
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