La depenalizzazione del reato di clandestinità non sarà nel prossimo Cdm. Ad assicurarlo è il premier Matteo Renzi al Tg1. "Secondo i magistrati - aggiunge - il reato non serve e intasa i Tribunali, ma è anche vero che c'è una percezione di insicurezza per cui questo percorso di cambiamento delle regole lo faremo tutti insieme senza fretta".
"Credo che mai come in questo momento - ha detto Renzi a proposito dei problemi sull'immigrazione - sia chiaro che l'Europa deve avere una posizione comune. Le modalità con le quali questo lavoro dovrà essere fatto sono quelle che l'Italia ha indicato dal primo giorno: no alla demagogia, ma anche no al buonismo esasperato; chi sbaglia deve pagare e va mandato via". "E' chiaro che sul tema dell'immigrazione clandestina - ha proseguito - il reato in quanto tale, secondo i magistrati e gli esperti, non serve, anzi crea problemi e intasa i tribunali. Ma è anche vero che c'è una percezione di insicurezza da parte dei cittadini, per cui questo percorso di cambiamento delle regole lo faremo con calma, tutti insieme e senza fretta. Quindi non sarà nel provvedimento di venerdì prossimo in consiglio dei ministri".
Sull'argomento era intrervenuto anche il l capo della Polizia, Alessandro Pansa: "Probabilmente - ha detto - è preferibile che venga riformato con un meccanismo che renda più agevole la gestione degli immigrati quando transitano per i nostri confini in maniera illegale".
Il capo della polizia ha specificato che "la legge va bene ma può essere migliorata". "Allo stato attuale non è un grande problema", ha aggiunto Pansa. La questione centrale, ha spiegato, è l'intasamento delle procure.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA