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Renzi, firmiamo accordi per oltre un miliardo. "Termine guerra fredda fuori da realtà"

Renzi, firmiamo accordi per oltre un miliardo. "Termine guerra fredda fuori da realtà"

'Con Russia Italia lavora per costruire ponti'

SAN PIETROBURGO, 18 giugno 2016, 22:54

Redazione ANSA

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Matteo Renzi e Vladimir Putin - ANSA/ PRESIDENZA DEL CONSIGLIO / TIBERIO BARCHIELLI © ANSA/AP

Matteo Renzi e Vladimir Putin - ANSA/ PRESIDENZA DEL CONSIGLIO / TIBERIO BARCHIELLI © ANSA/AP
Matteo Renzi e Vladimir Putin - ANSA/ PRESIDENZA DEL CONSIGLIO / TIBERIO BARCHIELLI © ANSA/AP

Storica visita in Russia per il premier Matteo Renzi. "Oggi - ha spiegato Renzi - firmeremo accordi per oltre un miliardo di euro, accordi legittimi nel quadro delle sanzioni perché noi rispettiamo tutte le regole".

Le intese tra aziende italiane e russe sono state firmate alla presenza di Vladimir Putin.

Renzi visita cantiere Astaldi,ingegneri Italia tra più forti - "Siamo molto fieri e felici dell'opera che Astaldi sta realizzando qui, un'opera semplicemente straordinaria a livello ingegneristico che vale oltre 2 miliardi di euro". Matteo Renzi, al termine della visita a San Pietroburgo nel cantiere dell'azienda italiana, vede "la dimostrazione che l'ingegneria italiana è tra le più forti al mondo". L'opera, spiega il premier, sarà pronta "da ottobre 2016 dopo 42 mesi di lavoro" e "noi vogliamo dire grazie a chi con il passaporto italiano costruisce luoghi innovativi in tutto il mondo".
"Noi stiamo lavorando per costruire ponti, questo è l'obiettivo dell'Italia, l'Italia pensa che serva il dialogo e non la chiusura. Per questo oggi è una giornata importante perché noi pensiamo che le ragioni che ci uniscono sono più di quelle che ci dividono". Così il premier Matteo Renzi, in visita al cantiere Astaldi a San Pietroburgo, spiega il ruolo dell'Italia in vista dell'incontro di oggi con Vladimir Putin. Il presidente del Consiglio ha spiegato che "è riduttivo" parlare dei rapporti con la Russia solo in termini di sanzioni. "C'è un tema più grande - ha spiegato - che riguarda i rapporti tra la Ue e la Russia, tra la Comunità internazionale e Mosca. Da sempre l'obiettivo dell' Italia è il dialogo e non la chiusura, costruire occasioni di incontro e non di lontananza". Certo, ammette il premier, la questione Ucraina "ci divide e noi tutti pensiamo che gli accordi di Minsk siano da rispettare, ma pensiamo che vadano colte tutte le opportunità di dialogo".

Renzi ha chiesto 'l'impegno di tutti' per superare le sanzioni. "Pacta sunt servanda: abbiamo fatto sforzi per arrivare al protocollo di Minsk, tutti, dico tutti, devono rispettare gli accordi. L'Europa e la Russia hanno valori condivisi e sono valori che io, caro Vladimir, tocco con mano prima che nelle intese con le aziende anche nella visita all'Hermitage dove mi sono sentito sommerso dalla bellezza dei valori universali". "Noi abbiamo bisogno di considerare che la parola 'guerra fredda' non può stare nel vocabolario del XXI secolo, è fuori dalla storia e dalla realtà e prima che ingiusto è inutile. Ue e Russia tornino ad essere ottimi vicini di casa". Così Matteo Renzi replica, al business forum di San Pietroburgo, a Vladimir Putin, riaffermando che l'accordo di Minsk "deve essere implementato nel futuro".

Renzi, in Italia durano meno di un gatto in autostrada - "Noi in Italia siamo impegnati in uno processo di riforme, dal mercato del lavoro alla giustizia civile fino alla riforma costituzionale per garantire stabilità. In Italia abbiamo avuto 63 governi in 70 anni, da noi si dice che i governi durano meno di un gatto su un'autostrada". Così Matteo Renzi, all'assemblea plenaria del business forum insieme a Vladimir Putin, spiega l'azione del suo governo in Italia.

Putin loda Renzi, Italia può andare fiera di premier così  - "Renzi è un grande oratore, mi complimento con lui per l'ultimo intervento. L'Italia può andare fiera di un premier del genere". Vladimir Putin, nella tavola rotonda all'assemblea plenaria del business forum di San Pietroburgo, loda così il presidente del consiglio italiano.

È stato firmato oggi, durante il St. Petersburg International Economic Forum (Spief), alla presenza del Premier italiano Mattero Renzi e del Presidente della Federazione russa Vladimir Putin, un Memorandum of Understanding tra il Gruppo Cassa depositi e prestiti (attraverso la controllata Sace), Socar, la compagnia petrolifera di stato della Repubblica dell'Azerbaijan, Exiar, l'agenzia russa di credito all'esportazione, e il Gruppo Gazprombank. L'accordo è stato firmato da Fabio Gallia, amministratore delegato del Gruppo Cassa depositi e prestiti (Cdp), Rovnag Abdullayev, presidente di SOCAR, Alexey Tyupanov, presidente e amministratore delegato di Exiar e Andrey Akimov, presidente di Gazprombank. Con questo accordo le società esprimono il mutuo interesse a finanziare il Progetto GPC, che prevede la costruzione di un impianto petrolchimico a Garadagh, nei pressi di Baku, in Azerbaijan, destinato a rifornire l'Europa, la Turchia e la Cina. L'intervento del Gruppo Cdp attraverso la controllata Sace va a sostegno delle commesse che potrebbero essere assegnate a Maire Tecnimont, che ha agito in qualità di promotore dell'iniziativa ed è ben posizionata per la fase Epc (Engineering, Procurement and Construction) del progetto. Il progetto comprende la realizzazione di un impianto di trattamento del gas con una capacità di circa 10 Bcm (miliardi di metri cubi) di gas naturale all'anno, di un impianto di polietilene, con una capacità di circa 570.000 tonnellate all'anno, di una unità di propilene con una capacità di circa 120.000 tonnellate all'anno, oltre alle relative infrastrutture. Il Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo (Spief) è uno dei più importanti eventi annuali dedicato ai principali temi economici che riguardano la Russia, i mercati emergenti e il mondo nel suo complesso, capace di attirare, nell'edizione del 2015, ben 10.000 partecipanti. La Russia si presenta a questo forum speranzosa di rilanciare il dialogo con la comunità internazionale e l'Italia guarda con interesse all'evoluzione dello scenario futuro. Non a caso la Russia è il 13° mercato di destinazione per l'export italiano che nel 2015 ammontava a 7,1 miliardi di euro (-25% rispetto al 2014). In base alle previsioni del nuovo Rapporto Export di Sace (Gruppo Cdp), il trend negativo dell'export italiano verso la Russia si attenuerà nei prossimi anni: resterà negativo per l'anno in corso (per il quale è previsto -8%, seppure negativo, in netto miglioramento rispetto al -25% del 2014) e diventerà positivo nel 2017 e nel 2018 (+1,8% e +1,9%, rispettivamente). Con questo accordo il Gruppo Cassa depositi e prestiti conferma il suo impegno nel rafforzare la competitività internazionale del sistema imprenditoriale italiano tramite l'integrazione dei servizi di Sace con quelli erogati da Cdp per l'export e dalla controllata Simest per promuovere investimenti di imprese italiane all'estero e sostenerli sotto il profilo tecnico e finanziario. A tale scopo, come previsto dal Piano Industriale, il Gruppo Cdp prevede di mobilitare risorse per 63 miliardi di euro entro il 2020. 

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