Ci sono i primi due denunciati per il blitz di ottobre quando una ventina di 'camerati' ha interrotto la messa nella parrocchia di Casella sulle alture di Genova. I carabinieri hanno identificato Emilio Hromin, camionista di Casella, e sua moglie Claudia Ferrando, che quel giorno avevano preso posto accanto all'altare e con il braccio alzato avevano gridato tre volte "a noi viva il duce". Sotto gli occhi sbigottiti dei fedeli e del parroco don Stefano. L'accusa, come racconta Il Secolo XIX, è di apologia del fascismo. L'azione, come avevano raccontato gli stessi protagonisti, era scattata perché il parroco li aveva sgridati per avere appeso una bandiera con la Fiamma a una finestra di una stanza della parrocchia che aveva concesso loro per una festa. Bandiera che era stata vista dai fedeli che entravano in chiesa per la messa. Le indagini proseguono per identificare il resto del gruppo.
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