Si sono chiuse le manifestazioni, a Venezia, di LeU e Forza Nuova che erano ad alto rischio incidenti. Lo ha reso noto la Questura che ha provveduto affinché i simpatizzanti dei due movimenti non avessero modo di incrociarsi, dopo che entrambi avrebbero dovuto intervenire davanti alla stazione ferroviaria. Forza Nuova aveva da tempo chiesto di poter tenere il comizio e in tutta risposta LeU, avvalendosi delle prerogative elettorali, ne aveva indetto uno un paio d'ore prima nello stesso luogo dove, peraltro, era annunciata la presenza, come è stato, di esponenti di gruppi antagonisti. La soluzione, resa nota all'ultimo momento, è stata trovata in Questura spostando la manifestazione di Forza Nuova in riva degli Schiavoni ben lontano da quella di LeU. Questo gruppo si è trovato, decisamente più numeroso, nel primo pomeriggio davanti alla stazione dove, con bandiere, striscioni e slogan lanciati con altoparlante, si è inneggiato contro il neofascismo. Nel frattempo, i simpatizzanti di Forza Nuova sono giunti in riva degli Schiavoni (vicino all'Arsenale) e qui hanno presentato il loro programma elettorale senza problemi, come era già avvenuto in mattinata a Vicenza e Padova. Famiglia, sicurezza e immigrazione al centro dei temi. Quindi anche per Forza Nuova il 'sciogliete le righe'. Preoccupazione era stata espressa da negozianti ed albergatori che temevano scontri e che avevano annunciato la parziale sospensione dell'attività. Al contrario la Questura è intervenuta con un rigidissimo controllo degli accessi alla città a cominciare già dalla terraferma e dal controllo, con posti di blocco, del Ponte della Libertà che collega la terraferma alla città insulare prevenendo ogni rischio.
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