Tutte le vie portano a Roma. E per Berlusconi, se fosse per Michaela Biancofiore, soprattutto la via che passa per il Trentino. Grazie alle elezioni provinciali che si svolgeranno in autunno sia in Trentino sia in Alto Adige, e incassata la riabilitazione da parte dei giudici di Milano, il leader di FI potrebbe rientrare in Parlamento senza aspettare le elezioni politiche ove in quelle due province si liberasse un seggio uninominale.
Le elezioni si svolgeranno nelle due Province autonome il 21 ottobre. E, come spiega la deputata di FI Biancofiore, grazie a queste elezioni si potrebbe profilare la possibilità per il Cavaliere di tornare in Parlamento.
Infatti, avverte, "i probabili candidati alla presidenza della Provincia di Trento sono tutti parlamentari in carica". E dato che chi viene eletto al Consiglio provinciale non può contemporaneamente essere anche parlamentare si libererebbe un posto in Parlamento e sarebbero necessarie elezioni suppletive. Il Rosatellum prevede infatti che "nel caso in cui rimanga vacante un seggio dei collegi uninominali si procede ad elezioni suppletive", convocate dal Capo dello Stato "tra i 90 e i 135 giorni dalla vacanza" del seggio, purché "manchi almeno un anno tra la data in cui essa si è verificata e il termine naturale della legislatura".
Qualora, ad esempio Maurizio Fugatti (Lega e comunque della coalizione di centro-destra) dovesse imporsi, la Biancofiore propone come candidato nel collegio uninominale della Valsugana il Cav che potrebbe così tornare alla Camera.
Per ottobre poi potrebbe aprirsi anche la finestra delle elezioni dei laici per il Csm. I due posti che risultano già adesso vacanti, scadrebbero il 25 settembre qualora venissero eletti prima dell'estate. Ma per il nuovo Consiglio il discorso cambia. E una possibilità per il Cav nel caso in cui decidesse di tornare in Parlamento (possibilità per il momento definita "prematura" nel partito) potrebbe scattare in autunno.
Le Camere, infatti, potrebbero mandare a Palazzo dei Marescialli qualcuno eletto all'uninominale con il centrodestra che abbia i requisiti previsti per far parte dell' organo di autogoverno della magistratura. Non si esclude comunque che Berlusconi voglia optare per il Senato visto che è lì "che ha subito l'affronto" della decadenza dal mandato di parlamentare. Ma in ogni caso, si osserva in FI, "il problema non si pone" visto che deputati e senatori eletti nell' uninominale "si metterebbero in fila per lasciare libero un posto per Berlusconi".
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