Sale la tensione sul taglio dei vitalizi. Il Movimento Cinque Stelle attacca Elisabetta Alberti Casellati, che non ha nascosto le sue perplessità sulla delibera che ricalcola le pensioni degli ex parlamentari. Il presidente della Camera Roberto Fico puntualizza che non c'è nessuno "scontro istituzionale" tra lui e la Casellati, ma l'attacco dei pentastellati nei confronti della presidente di Palazzo Madama, difesa da Forza Italia, è durissimo. "Quella della presidente Casellati sul taglio dei vitalizi degli ex senatori è una giravolta che ha dell'incredibile", sbotta il senatore del M5S Nicola Morra. E la sua collega Laura Bottici bolla la cautela di Casellati come "uno schiaffo in faccia ai tanti cittadini che in questi anni più volte hanno visto mettere mano ai propri trattamenti pensionistici".
Il vicepremier Luigi Di Maio non nomina la Casellati ma il suo messaggio è ugualmente chiaro: "I vitalizi non sono diritti acquisiti ma privilegi rubati. I privilegi rubati non possono esistere nel nostro governo". Più diplomatico, ma non per questo meno determinato, è il ministro per i Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro. "La settimana prossima alla Camera si voterà sulla delibera sui vitalizi e succederà qualcosa di storico. Noi speriamo venga fatto anche al Senato ma il Senato è autonomo. Ci auguriamo, visto che la maggioranza è la stessa, che la presidente del Senato, nel rispetto della sua autonomia, possa convocare anche al Senato un ufficio di presidenza sul taglio dei vitalizi".
La battaglia contro i vitalizi ha trovato la sponsorizzazione convinta di Matteo Salvini : "I vitalizi - dice - prima si tagliano meglio è. E' giusto che i parlamentari del passato sia trattati come tutti gli altri cittadini, prendendo quello che hanno versato e che i milioni risparmiati vadano ai pensionati più bisognosi. Qualche ex parlamentare farà ricorso per difendere il suo privilegi? Che faccia tosta".
In serata la precisazione della presidente del Senato: "Nessuna riserva politica. Cerchiamo una soluzione che possa però avere un equilibrio giuridico".
"Come ho detto ieri, dobbiamo trovare - ha spiegato - una soluzione condivisa perché i vitalizi riguardando la Camera e anche il Senato. La cosa migliore sarebbe stata quella di sederci intorno ad un tavolo e dire come ognuno di noi la pensa, capire quali possano essere i limiti del pensiero di ciascuno di noi che è diverso, vedere la giurisprudenza costituzionale, capire se, trattandosi di diritti acquisiti, la competenza sia davvero degli uffici di presidenza o se pure spetti ad una norma ordinaria il fatto di una regolamentazione. Il tema non è semplice, il tema è complicato". "Io ne faccio una questione di carattere tecnico-giuridico, sull'applicabilità di questo principio rispetto alle norme attuali. Non può essere che una decisione politica non tenga conto di principi di diritto. Questo è un punto di vista mio diverso", ha aggiunto.
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