Sure, il fondo Ue da 100 miliardi destinato a finanziare le Cig nei Paesi in difficoltà, "è la prima risposta comune dei Paesi europei" alla crisi, "il primo esempio concreto, un passo forse storico, e comincio a essere ottimista sul fatto che altri ne seguiranno". Lo ha detto il commissario Ue all'economia Paolo Gentiloni ai microfoni di 'Radio anch'io' parlando degli strumenti che l'Ue deve mettere in campo per affrontare le conseguenze economiche dell'emergenza coronavirus.
Il fondo Sure, ha spiegato Gentiloni, verrà approvato formalmente oggi e raccoglierà risorse sui mercati emettendo bond con tripla A, quindi a tassi bassissimi, che darà poi ai Paesi che ne hanno bisogno prestiti con scadenze a lungo termine. "E' il primo passaggio simbolico, forse storico, verso la messa in comune dell'impegno attuale e futuro" dei diversi Paesi dell'Unione. "Qui - ha detto l'ex premier - stiamo parlando di mettere insieme le forze economiche tra Paesi che hanno livelli di debito e di accesso ai mercati diversi per una situazione di emergenza e questi Sure bond sono il primo esempio".
Quanto al Mes, Gentiloni ha ricordato che questo strumento è nato per affrontare un'altra crisi e con le sue condizionalità e programmi di rientro molto pesanti "non è adatto alla crisi attuale. Il che non vuol dire che con diverse regole non si possa usare anche questo", ha aggiunto. "Ma non ci fossilizziamo soltanto su questa questione. Il concetto è: abbiamo obiettivi comuni, li dobbiamo finanziare in comune. Lo abbiamo fatto come Commissione sulla disoccupazione, lo possiamo fare a breve sul sostegno alla liquidità per le imprese attraverso la Bei, lo dobbiamo fare anche per quella che sarà la rinascita: c'è la proposta francese di creare un fondo comune attraverso bond per raccogliere i soldi che serviranno quando saremo usciti dal'emergenza sanitaria. Bond - ha concluso il commissario Ue - non è quindi una parolaccia. Stiamo tutti parlando di bond comuni europei per degli obiettivi comuni".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA